Papa Francesco: Junipero Serra Santo dell’Evangelizzazione

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Sala Stampa della Santa Sede
a cura di Viviana Normando/

La redazione de Il Vaticanese.it presente nella Conferenza Stampa e nella giornata di preparazione alla canonizzazione di Fra Junipero Serra con Papa Francesco. Si è svolta nella Sala Stampa della Santa Sede una conferenza stampa di presentazione della giornata di riflessione: su “Fray Junipero Serra, apostolo della California, testimone di santità” che accade a Roma il 2 maggio 2015, cui presenzia Papa Francesco presso il Pontificio Collegio Americano del Nord. La Giornata è promossa e organizzata dalla Pontificia Commissione per l’America Latina e dal Pontificio Collegio Americano del Nord, con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Los Angeles.

“L’evento – fa sapere in una nota stampa la Sala Stampa della Santa Sede – è finalizzato a diffondere la conoscenza sulla vita, la missione e la testimonianza di Santità di Fray Junipero Serra e a favorire la devozione al prossimo futuro Santo, in preparazione del Viaggio Apostolico di Papa Francesco negli Stati Uniti d’America”. Sono intervenuti alla conferenza stampa: il Card. Marc Ouellet, P.S.S., Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina; il Dr. Guzman Carriquiry Lecour, Segretario incaricato dalla Vice Presidenza della Pontificia Commissione per l’America Latina; il Rev.mo P. Vincenzo Cristuolo, O.F.M., Cap., Relatore della Congregazione delle Cause dei Santi; Mons. James Francis Checchio, Rettore del Pontificio Collegio Americano del Nord.

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Conferma della data
Confermata la canonizzazione di Fra Junipero Serra il 23 settembre, alle ore 16.30, a Washington, nella spianata del National Mall tra il Congresso e la Casa Bianca.
Junipero Serra è stato definito come modello sintesi impeccabile di sacerdote, apostolo, evangelizzatore: “Santo dell’Evangelizzazione”.

Il programma del 2 maggio 2015
Reso noto il programma del 2 maggio 2015: alle ore 8.30 presiede il Card. Marc Ouellet; saluto e introduzione ‘Alla vigilia del Viaggio Apostolico del Santo Padre negli Stati Uniti’ da parte di Mons. James Checchio Rettore del Pontificio Collegio Americano del nord; alle 8.45 ‘Cenni biografici verso la Santità’ a cura di P. Vincenzo Criscuolo; alle 9.30 ‘Le radici cristiane dell’America’ con S.E.R. Mons. Josè H. Gomez, Arcivescovo di Los Angeles; pausa; alle 10.45 ‘La canonizzazione di Fray Junipero Serra alla luce della esortazione apostolica Ecclesia in America’ da parte del Prof. Guzman Carriquiry; alle 11.15 ‘Nostra Signora di Guadalupe, Madre e guida di Fray Junipero, Patrona del Continente americano’ da parte di Carl Anderson Cavaliere Supremo dei cavalieri di Colombo; alle 12.15 la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Santo Padre Francesco.

La conferenza stampa del 20 aprile 2015
Nella introduzione di Padre Federico Lombardi Responsabile della Sala Stampa Vaticana innanzi tutto confermata dunque la canonizzazione di Fra Junipero Serra il 23 settembre, alle ore 16.30, a Washington, nella spianata del National Mall tra il Congresso e la Casa Bianca.
“Significativa – ha detto Padre Lombardi – è l’attenzione sulla promozione di Papa Francesco sull’Evangelizzazione e sulla Santità dell’evangelizzazione, anche nella prospettiva del suo viaggio americano. L’iniziativa del Pontificio Collegio Americano del nord ha come obiettivo di diffondere la vita, la devozione al nuovo santo in preparazione al viaggio del Papa. Sono molto grato a tutti coloro che favoriranno la conoscenza dell’iniziativa del Pontefice che non avrà un impatto solo per i cattolici negli Stati Uniti”.
A questo punto esordisce Padre Criscuolo responsabile della Positio della canonizzazione di Fra Junipero Serra, proclamato Beato da Giovanni Paolo II il 25 settembre 1988, che ha da subito mostrato ai presenti in un libro rosso di 1200 pagine, finalizzato alle pratiche delle virtù di Padre Junipero Serra e non solo.
“Tante le lettere postulatorie – ha dichiarato Padre Criscuolo – che sottolineano anch’esse nella Positio l’armonia tra la vita attiva e l’esistenza contemplativa di Junipero Serra un pioniere e modello perfetto di sacerdote che costituisce un rinnovato impulso nello sviluppo sociale del clero nell’evangelizzazione.

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Le quattro sezioni della Positio sulla Canonizzazione
Il testo della ‘Positio super Canonizatione’ del Beato Junipero Serra, che è il primo passo ufficiale verso la canonizzazione, si divide in quattro sezioni fondamentalmente: la prima – come ricorda Padre Criscuolo – è sulla introduzione generale con un breve profilo biografico del Beato con la storia della Causa e di come la sua testimonianza sia di grande attualità per la Chiesa e la società del nostro tempo, soprattutto per la nuova evangelizzazione. La santità di vita del Beato riguarda ‘l’Informatio super canonizatione’, divisa in tre capitoli. L’ultimo capitolo – continua Padre Criscuolo – è particolarmente dedicato alla molteplicità dei miracoli, alla devozione, alle grazie e ai favori materiali dovuti all’intercessione di Fra Serra.

Ancora suddivise in tre parti, la terza porzione della Positio, il ‘Summarium documentorum’, in cui vi sono 191 lettere, scritte soprattutto dall’Alta California, che mettono in evidenza l’ampiezza del suo apostolato missionario, la sua azione pastorale nel contesto del suo tempo, l’intrepida difesa dei diritti dei nativi, come apostolo dei diritti umani, dove per lui i nativi erano come figli, la dimensione della comunità fraterna, la carità sconfinata verso i poveri, la speranza nella Provvidenza, l’eroica sopportazione delle sofferenze materiali e morali.

Questo è il ritratto di Fra Junipero Serra: ciò che si evince inconfutabilmente dalle fonti, dalle testimonianze, dalle accurate ricerche archivistiche. Della investigazione archivistica è caratterizzata la quarta parte della Positio, la ‘Biographia’ del Beato”.

In una delle lettere poste in evidenze nella Positio e sempre ricordate da Padre Criscuolo, ve ne è ad esempio una di Padre Michael A. Perry, ministro generale dei frati minori, tra le missive postulatorie al Santo Padre per richiedere la canonizzazione di Fra Serra. Qui vi si scriveva esattamente: “che l’armonia tra vita attiva e contemplativa fa di Junipero Serra un religioso perfetto, un modello sempre attuale di vita apostolica, un pioniere di civilizzazione e di evangelizzazione con la fondazione di numerose missioni in Messico e in California, affermando nelle conclusioni che la canonizzazione di Fra Junipero Serra metteva in evidenza l’opera benefica della Chiesa attraverso l’apostolato missionario e costituiva un nuovo impulso all’esercizio delle virtù cristiane, al risveglio sacerdotale e religioso, specialmente nel clero e nei religiosi impegnati nell’evangelizzazione”. “Un miracolo morale che il Signore concesse alla sua devozione missionaria come auspicava anche il Vescovo di Maiorca Vinals”.

La Positio è di imminente consultazione e verifica da parte degli Eminentissimi ed Eccellentissimi Arcivescovi e Vescovi, Membri della Congregazione delle Cause dei Santi. In questo caso, essendo ritenuta una causa equipollente, l’ultima decisione spetta al Papa come da tradizione “Summus Pontifex iubet”.

Tra le canonizzazioni straordinarie o equipollenti recenti ricordiamo San Giuseppe Vaz, Angela da Foligno, Pietro Favre, Francois de Laval, Maria dell’Incarnazione e Josè de Anchieta.

Distorsioni storiche e la tradizione ispana cattolica in America
“Per analizzare poi il contesto in cui operò Junipero Serra – come ha ricordato, tra gli illustri relatori, il Dr. Guzman Carriquiry Lecour – è necessario considerare, come si evince dalla ampia documentazione, come l’ondata di esplorazione, assestamenti e una prima evangelizzazione vissero un tempo di assestamento proprio nel XVII-XVIII secolo. I gesuiti vennero espulsi dagli imperi spagnoli e portoghesi e furono i francescani sotto la guida di Junipero Serra che fondarono missioni così importanti da essere divenute oggi città, metropoli come San Diego, Monterey, Los Angeles, San Francisco, Santa Clara.

Dai 70.000 nativi americani che abitarono nella California furono circa 7.000 che accorsero liberamente nelle missioni francescane, dove Fra Serra, come attestano le diverse fonti, fu inequivocabilmente, anche di fonte ad alcuni che lo pongono in discussione, loro grande protettore, difensore della dignità umana degli indigeni, entrando però in duri conflitti con tutti i comandanti spagnoli della regione. Fra Serra istruì i nativi nelle coltivazioni agricole, nella lingua, nelle industrie e nelle varie tecniche artigianali. Gesta missionarie, queste, contemporanee al processo di unificazione delle tredici colonie, della dichiarazione d’indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti d’America. Ma l’America ha anche in Junipero Serra le sue fondamenta cattoliche e solo pregiudizi anti-cattolici o anti-spani possono spiegare questo misconoscimento.

La realtà è che siamo di fronte ad una riappropriazione che unisce molti, non solo che riscatta gli ispani ma che di fatto ci fa trovare innanzi oggi al Beato Junipero Serra, al primo Santo ispano proclamato da Franciscus, dal primo Papa ispano, con l’intercessione di nostra Signora da Guadalupe.

Fu il concetto del ‘western’ dello storico Frederick Jackson Turner a trasmettere l’idea dell’espansione degli statunitensi in un contesto selvaggio dove invece vi erano gli ispani, una realtà storica ben radicata e di qui è proseguita una distorsione storica che ha precluso la vita della nazione nella sua globalità e che invece ne arricchisce vissuto e tradizioni. Con la canonizzazione di Fra Junipero Serra si rompono storicamente i muri di separazione tra ciò che è anglo e ciò che è ispano, tra la tradizione protestante e quella cattolica, tra gli Stati Uniti d’America e l’America Latina con un’apertura più grande verso tutte le Chiese”.

Molto bello che la giornata di preparazione si svolga nel Pontificio Collegio Americano del Nord dove vi sono duecentodieci seminaristi, come ha sottolineato il Rettore mons. James Francis Checchio.

Sappiamo che Junipero Serra ha ispirato anche il movimento laico di Serra International, che in Italia è Serra International Italia, e che in tutto il mondo sostiene a tutt’oggi le vocazioni sacerdotali e le vite consacrate.

La eventuale sostituzione della tradizione serrana con altro, delle origini cattoliche ispano americane, rappresentata anche da un cambio della statua di Junipero Serra a Washington o dal fatto di considerare persecutore anziché salvatore il Beato Junipero Serra, già riconosciuto Beato, in un momento storico difficile dei suoi nativi, accolti e cresciuti come figli, sarebbe davvero un gesto da parte dell’America di poca tollerabilità e democraticità che speriamo non accada mai.

Per info, fonte, approndimenti:

www.news.va; www.serraclubitalia.it; www.serrainternational.org.

www.ilvaticanese.it.

Presenti in conferenza stampa i responsabili dei media serrani: Mimmo Muolo giornalista di Avvenire e direttore della Rivista cartacea de Il Serrano e Viviana Normando giornalista Direttore de Il Vaticanese.it, www.ilvaticanese.it, della Fondazione Paolo di Tarso e Direttore del giornale on line Il Serrano on line di Serra Italia. Anche la rivista Il Serrano è consultabile dalla stessa testata telematica di Serra International Italia www.serraclubitalia.it. Accanto l’Amm. Cosimo Lasorsa Coordinatore della Commissione Cultura del Consiglio Nazionale Italiano del Serra, guidato dalla Prof.ssa Maria Luisa Coppola, e studioso di Junipero Serra.

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