Vaticano: Padre Lombardi,lascio CTV, farò due tappe anziché tre.

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Padre Federico Lombardi
Padre Federico Lombardi

CITTA’ DEL VATICANO – Il Centro Televisivo Vaticano ha un nuovo direttore. È monsignor Da­rio Edoardo Viganò, nominato il 22 gennaio u.s. da Benedetto XVI a succedere alla guida del Ctv a padre Federico Lom­bardi, che resta direttore della Sala Stampa vaticana e di Radio Vaticana. Nello stesso giorno, il Papa ha nomi­nato Angelo Scelzo, finora sottose­gretario del Pontificio Consiglio del­le comunicazioni sociali, vicediretto­re della Sala Stampa vaticana, per gli accrediti giornalistici.

Mons. Dario Viganò
Mons. Dario Edoardo Viganò

«Adesso farò due tappe anziché tre nel mio giro del mattino», è stato lo scherzoso commento di padre Lom­bardi alle due nuove nomine. E in par­ticolare, a proposito dell’arrivo di Scelzo per gli accrediti giornalistici, ha anche ricordato che la «annosa questione degli accrediti» tra giorna­listi di carta stampata e fotografi e ci­neoperatori risale «alla nascita stessa della Sala stampa vaticana e del Pon­tificio Consiglio delle comu­nicazioni sociali», e accorpa­re le competenze per gli ac­crediti era una «soluzione di cui si è parlato tante volte».

«La decisione su questo – ha spiegato padre Lombardi – doveva venire dalla Segrete­ria di Stato e non era di com­petenza di nessuno dei due enti». Così ora, superati i ne­cessari tempi organizzativi per la nuova e potenziata struttura, per l’area che riguarda più stretta­mente le news i giornalisti di carta stampata accreditati in Vaticano con­tinueranno ad avere come referenti Lombardi e il vicedirettore padre Ci­ro Benedettini, mentre fotografi e ci­neoperatori avranno Scelzo. Restano di competenza del Pontificio Consi­glio, invece, gli accrediti per le ripre­se che riguardino documentari, lun­gometraggi e servizi non informativi. Dario Edoardo Viganò, nato nel 1962 a Rio De Janeiro, in Brasile, incardi­nato nell’arcidiocesi di Milano, dopo gli studi iniziali in Filosofia e Teologia nel capolutogo lombardo, ha conse­guito la licenza e il dottorato in Scien­ze della comunicazione presso l’Uni­versità Pontificia Salesiana. È profes­sore ordinario di Teologia della co­municazione presso la Pontificia U­niversità Lateranense, dove è diretto­re del Centro Lateranense Alti Studi. Attualmente è presidente della Fon­dazione Ente dello Spettacolo e di­rettore della Rivista del Cinemato­grafo , ed è inoltre presidente della Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della Conferenza episco­pale italiana (Cei). Salernitano, 66 anni, Angelo Scelzo, sposato con due figli, ha iniziato la sua carriera giornalistica ad Avveni­re , di cui è stato inviato speciale e vi­ce capo della redazione romana, ed è ancora oggi tra gli apprezzati edito­rialisti. Nel 1984 l’allora neo-diretto­re de L’Osservatore Romano Mario A­gnes lo volle a fianco prima come se­gretario di redazione e, più tardi, co­me vicedirettore. Nella prima metà degli anni Novanta passò per un bre­ve periodo, sempre come vicediret­tore, a L’Informazione, per poi assu­mere l’incarico di direttore dell’a­genzia Fides, promossa dalla Con­gregazione per l’evangelizzazione dei popoli, della quale curò la ristruttu­razione e il rilancio, facendone una delle fonti più seguite nel panorama dell’informazione internazionale. Verso la fine dello stesso decennio passò ad assumere la responsabilità delle pubblicazioni del Comitato del Grande Giubileo del 2000. Da dieci anni era sottosegretario del Pontifi­cio Consiglio delle comunicazioni so­ciali, mentre continuava a firmare co­me direttore la rivista «Il Rosario e la Nuova Pompei», città alla quale lo le­gavano gli inizi della sua professione. Nel congratularsi per la sua nomina, l’arcivescovo prelato, monsignor Tommaso Caputo, a nome di «tutta la comunità ecclesiale di Pompei» ha voluto ricordare come «il dottor Scel­zo, giornalista di lungo corso, uomo di alta professionalità e sincera fede cattolica, è da sempre amico del San­tuario di Pompei e profondo cono­scitore della sua storia… e non ha mai fatto mancare il proprio sostegno al­le iniziative del santuario e ai suoi pa­stori ».

Accrescere l’integrazione tra il patrimonio di immagini del Papa, che in prospettiva diventano anche ”fonti storiche”, e il loro utilizzo attraverso le nuove tecnologie. E’ uno degli obiettivi indicati da don Dario Edoardo Vigano’, ”Ho accettato con grande gioia questa nomina – dice don Vigano’ all’ANSA – perche’ il Ctv e’ una struttura, fondata da Giovanni Paolo II e seguita poi da Benedetto XVI, che dopo l’inizio con la direzione di Emilio Rossi ha avuto la guida saggia e competente di padre Federico Lombardi. E’ la struttura che documenta tutte le immagini del Papa, tutte le celebrazioni, gli incontri, i viaggi, con cui costruire un grande archivio di immagini, che oggi diventano anche fonti. Le immagini sono fonti storiche, quindi si proseguira’ il lavoro fatto, ancora di piu’ avendo cura per potenziare l’utilizzo con le nuove tecnologie”. Secondo Vigano’, inoltre, ”e’ importante l’unione con tutte le Chiese del mondo, che attraverso le immagini del Papa portano il messaggio della Chiesa presso le loro Chiese locali, e penso a quelle lontane, dell’Africa, del Sudamerica, dell’Asia, con l’obiettivo di tenere fortemente conto di questo servizio”. Il nuovo direttore del Ctv, nell’indicare sinteticamente i programmi della struttura, ritiene che ”si debba proseguire nell’integrazione tra la parte documentaristica e le tecnologie digitali, che possono avere molteplici usi. E proseguire verso la convergenza con i servizi di altre realta’ della Santa Sede”. Ad esempio, spiega, ”la Radio Vaticana ha un servizio di news legato alle immagini”. ”Penso che l’integrazione tra i diversi asset comunicativi – sottolinea -possa portare la Santa Sede a una maggiore diffusione del messaggio del Papa in tutto il mondo”. Vigano’, tra l’altro, porta nel nuovo incarico un’ampia preparazione e una lunga esperienza nel campo della comunicazione audiovisiva. ”Un’esperienza – racconta – che ha origine quando il card. Martini mi mando’ a seguire un dottorato in Comunicazione. Mi sono sempre occupato di cinema e del rapporto tra le immagini e la storia della Chiesa, fino all’insegnamento all’Universita’ Lateranense e alla Luiss di Roma”.

Fonte; www.vatican.va , ANSA

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