Papa: unità dei cristiani non è ecumenismo in ‘retromarcia’

Must read

Premio Energie per Roma 2024 a mons. Renzo Giuliano

Giovedì 18 gennaio 2024, tra le illustri personalità premiate, è stato assegnato a Roma, in Campidoglio, il Premio Energie per Roma 2024...

“Creare Casa”: Le novità del Convegno Nazionale Vocazionale 2024 a Roma

E’ in corso di svolgimento a Roma, dal 3 al 5 gennaio, presso l’Hotel TH Carpegna Domus Mariae, il Convegno Nazionale Vocazionale,...

“Dalle ferite la vita nuova”. Si aprono le celebrazioni per l’ottocentenario delle stimmate di S. Francesco

Il Santuario de La Verna, Chiusi della Verna (Ar), il “Calvario” francescano, diventa il cuore pulsante dell'ottavo centenario delle stimmate di san Francesco....

Il Presepe: la nostra tradizione. L’esempio di Corchiano (Vt)

In occasione degli ottocento anni del presepe di Francesco, fin dal 1223 a Greccio, tante sono le rappresentazioni presepiali viventi in Italia...

Papa Francesco
Papa Francesco

L’unità dei cristiani è una esigenza essenziale della nostra fede”: lo ha ribadito Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti all’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Il Papa, nel suo discorso, ha colto questa occasione per riflettere sull’essenza dell’ecumenismo, forte di “tanti significativi incontri”, vissuti quest’anno a Roma e nei viaggi e a pochi giorni dalla visita in Svezia, dove il 31 ottobre ha commemorato insieme ai luterani i 500 anni della Riforma.

In tutti gli incontri ecumenici avuti “ho potuto constatare – ha detto il Papa – che il desidero di comunione è vivo e intenso”. Tutto ciò è stato per me – ha aggiunto – “fonte di consolazione”: “In quanto Vescovo di Roma e Successore di Pietro, consapevole della responsabilità affidatami dal Signore, desidero ribadire che l’unità dei cristiani è una delle mie principali preoccupazioni, e prego perché essa sia sempre più condivisa da ogni battezzato”.

Rispondendo all’interrogativo: “quale modello di piena comunione?” posto nel tema della plenaria, Francesco ha sostenuto che “l’unità dei cristiani è un’esigenza essenziale” della fede. “Invochiamo l’unità – ha spiegato – perché invochiamo Cristo”: “È la nostra conversione personale e comunitaria, il nostro graduale conformarci a Lui, il nostro vivere sempre più in Lui, che ci permettono di crescere nella comunione tra di noi”.

E’ questo che sostiene gli studi e gli sforzi per avvicinarsi: “Tenendo bene a mente questo, è possibile smascherare alcuni falsi modelli di comunione che in realtà non portano all’unità ma la contraddicono nella sua vera essenza”.

Innanzitutto – ha sottolineato il Papa – “l’unità non è il frutto dei nostri sforzi umani o il prodotto costruito da diplomazie ecclesiastiche, ma è un dono che viene dall’alto”: “Noi uomini non siamo in grado di fare l’unità da soli, né possiamo deciderne le forme e i tempi”.

Qual è allora il nostro ruolo? “Nostro compito è quello di accogliere questo dono e di renderlo visibile a tutti”.

L’unità – ha osservato Francesco – “prima che traguardo è un cammino”: “L’unità come cammino richiede pazienti attese, tenacia, fatica e impegno; non annulla i conflitti e non cancella i contrasti, anzi, a volte può esporre al rischio di nuove incomprensioni”.

L’unità si fa dunque camminando verso “una meta che potrebbe apparire piuttosto lontana”: “Tutte le divergenze teologiche ed ecclesiologiche che ancora dividono i cristiani saranno superate soltanto lungo questa via, senza che noi oggi sappiamo come e quando, ma ciò avverrà secondo quello che lo Spirito Santo vorrà suggerire per il bene della Chiesa”.

In secondo luogo – ha chiarito Francesco – “l’unità non è uniformità”. “Le differenti tradizioni teologiche, liturgiche, spirituali e canoniche” sono “una ricchezza e non una minaccia per l’unità della Chiesa”: “Il permanere di tali divergenze non ci deve paralizzare, ma spingere a cercare insieme il modo di affrontare con successo tali ostacoli”.

Infine – ha osservato il Papa – “l’unità non è assorbimento”: “L’unità dei cristiani non comporta un ecumenismo ‘in retromarcia’, per cui qualcuno dovrebbe rinnegare la propria storia di fede; e neppure tollera il proselitismo, che anzi è un veleno per il cammino ecumenico”.

Da qui l’invito di Francesco a vedere ciò che accomuna i cristiani, prima di ciò che separa: “L’ecumenismo è vero quando si è capaci di spostare l’attenzione da sé stessi, dalle proprie argomentazioni e formulazioni, alla Parola di Dio che esige di essere ascoltata, accolta e testimoniata nel mondo”.

Per questo – ha concluso Francesco – “le varie comunità cristiane sono chiamate non a ‘farsi concorrenza’, ma a collaborare”.

Fonte News.va – servizio a cura di Roberta Gisotti

- Advertisement -

More articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -

Latest article

Premio Energie per Roma 2024 a mons. Renzo Giuliano

Giovedì 18 gennaio 2024, tra le illustri personalità premiate, è stato assegnato a Roma, in Campidoglio, il Premio Energie per Roma 2024...

“Creare Casa”: Le novità del Convegno Nazionale Vocazionale 2024 a Roma

E’ in corso di svolgimento a Roma, dal 3 al 5 gennaio, presso l’Hotel TH Carpegna Domus Mariae, il Convegno Nazionale Vocazionale,...

“Dalle ferite la vita nuova”. Si aprono le celebrazioni per l’ottocentenario delle stimmate di S. Francesco

Il Santuario de La Verna, Chiusi della Verna (Ar), il “Calvario” francescano, diventa il cuore pulsante dell'ottavo centenario delle stimmate di san Francesco....

Il Presepe: la nostra tradizione. L’esempio di Corchiano (Vt)

In occasione degli ottocento anni del presepe di Francesco, fin dal 1223 a Greccio, tante sono le rappresentazioni presepiali viventi in Italia...

Ottocentenario del Presepe: la più grande rappresentazione presepiale nella Basilica di S. Maria Maggiore a Roma

Sabato 16 dicembre ha luogo l'udienza particolare con Papa Francesco e la rappresentazione alla Basilica di Santa Maria Maggiore "Città dei Presepi"...