Il Vaticanese

Il Papa a Panama: ‘Politici siano onesti, umani, non corrotti’

all'Aeroporto Internazionale Tocumen di Panama
Papa Francesco arrivo all’Aeroporto Internazionale Tocumen di Panama

La politica deve essere “sinonimo di onestà e giustizia, e il contrario di qualsiasi forma di corruzione”: lo ha detto Papa Francesco parlando alle autorità panamensi e sottolineando la necessità, soprattutto da parte di “quanti ci diciamo cristiani” di avere “l’audacia di costruire una politica autenticamente umana“.

Arrivo di Papa Francesco all’Aeroporto Internazionale Tocumen di Panama – con il presidente del Panama Juan Carlos Varela e la moglie Lorena Castillo

“Le nuove generazioni – ha proseguito il Papa -, con la loro gioia e il loro entusiasmo, con la loro libertà, sensibilità e capacità critica, esigono dagli adulti, ma specialmente da tutti quelli che detengono un ruolo direttivo nella vita pubblica, di avere una condotta conforme alla dignità e autorità che rivestono e che è stata loro affidata. È un invito a vivere con austerità e trasparenza, nella concreta responsabilità per gli altri e per il mondo”. La politica deve avere la capacità di porre “la persona al centro come cuore di tutto; e questo spinge a creare una cultura di maggiore trasparenza tra i governi, il settore privato e tutta la popolazione”.

“Nel social web troppe volte l’identità si fonda sulla contrapposizione nei confronti dell’altro, dell’estraneo al gruppo: ci si definisce a partire da ciò che divide piuttosto che da ciò che unisce, dando spazio al sospetto e allo sfogo di ogni tipo di pregiudizio (etnico, sessuale, religioso, e altri)”. Così il Papa, secondo cui “questa tendenza alimenta gruppi che escludono l’eterogeneità, che alimentano anche nell’ambiente digitale un individualismo sfrenato, finendo talvolta per fomentare spirali di odio”.

Il Papa con il presidente del Panama Juan Carlos Varela e la moglie Lorena Castillo
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“Se internet rappresenta una possibilità straordinaria di accesso al sapere, è vero anche che si è rivelato come uno dei luoghi più esposti alla disinformazione e alla distorsione consapevole e mirata dei fatti e delle relazioni interpersonali, che spesso assumono la forma del discredito”. Il Papa in tema di reti sociali mette in guardia dall'”uso manipolatorio dei dati personali, finalizzato a ottenere vantaggi sul piano politico o economico”, e per i più giovani dal fatto che “un ragazzo su quattro è coinvolto in episodi di cyberbullismo”.

Fonte ANSA

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