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Associazione SS. Pietro e Paolo celebra 43 anni di rinnovata fedeltà al Papa

Cristo nella Cappella Sistina - Il Vaticanese.it

Cappella Sistina - Il Vaticanese.it
Cappella Sistina – Il Vaticanese.it

A cura di Viviana Normando – Direttore Responsabile

Il motto dell’Antica Guardia Palatina d’Onore “Fide constamus avita” è stato ricordato domenica 22 Giugno 2014 in occasione dei festeggiamenti del quarantatreesimo anniversario della nascita dell’Associazione dei SS. Pietro e Paolo, nota per la sua storica e attuale fedeltà al Papa. Oggi conosciuta anche come “Associazione della Casa del Papa” – come amava definirla Giovanni Paolo II, l’Associazione SS. Pietro e Paolo è un esempio di assoluta fedeltà alla persona del Papa che, nei confronti della società civile e dei fedeli che giungono in San Pietro, si manifesta attraverso spirito di accoglienza e solidarietà difficilmente pareggiabili.

L’Associazione ha origine dagli antichi Corpi d’Armata Pontifici tra cui la Guardia Palatina d’Onore, e nel 1971 fu Paolo VI (Beato il prossimo 19 ottobre), a convertirla nell’Attuale Associazione affinché le caratteristiche specifiche ed esemplari della stessa Guardia Palatina fossero “conservate, rinvigorite, adattate e sviluppate”. All’Associazione SS. Pietro e Paolo, ricordiamo, è affidata la custodia della Porta Santa nel corso delle Celebrazioni giubilari.

L’ASSOCIAZIONE DEI SANTI PIETRO E PAOLO FESTEGGIA 43 ANNI DI SERVIZIO AL PAPA
Anni di dedizione e impegno a sostegno della Santa Sede e in particolare del Santo Padre, in una responsabilità sempre nuova, all’alba della elezione del neo Consiglio direttivo associativo con la conferma del Presidente il dott. Calvino Gasparini. Nella cerimonia annuale nella Sala delle Benedizioni in Vaticano, per condividere i risultati ancora una volta raggiunti, la Santa Messa è stata presieduta da Sua Eccellenza l’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i rapporti con gli Stati e dal concelebrante Mons. Joseph Murphy, Assistente Spirituale dell’Associazione laica Vaticana.

ALCUNE DELLE PAROLE DELL’ASSISTENTE SPIRITUALE MONS. JOSEPH MURPHY
Mons. Joseph Murphy
, accogliendo i soci dell’Associazione con famiglie ed amici, ha salutato Sua Eccellenza Dominique Mamberti, “approfittando dell’occasione – ha detto mons. Murphy – ringraziamo ed esprimiamo gratitudine a Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin per la sua delicata missione di Segretario di Stato e a tutti i superiori della Segreteria di Stato Vaticana e Le saremmo grati – si rivolge a Sua Eccellenza Mamberti – se si facesse portavoce dei sentimenti di affetto verso il Papa. Siamo contenti di avere con noi la Vostra Eccellenza, ringrazio Sua Eminenza Giovanni Coppa, le distinte autorità e dai soci agli aspiranti, ai familiari, agli amici dell’Associazione. A Maria Virgo Fidelis affidiamo coloro che ci hanno lasciato e vi chiedo di pregare per chi, nella Cattedrale di Gran Bretagna, sta prendendo i voti, tra coloro che hanno seguito la formazione dei membri e degli allievi dell’Associazione. Nella nostra Celebrazione vi sono undici nuovi soci che ricevono un esemplare del Vangelo e si impegnano ad essere testimoni di Cristo ed a servire la Santa Sede e il Pontefice. Doveva presiedere la Celebrazione Eucaristica Sua Eminenza Parolin, che oggi e’ a Orvieto per il settecentocinquantesimo anniversario della Bolla Transiturus de hoc mondo che proclamò il Corpus Domini con Urbano IV”.

LA RECENTE VISITA DI PAPA FRANCESCO PER DIRE “GRAZIE”
Ricordiamo che l’Associazione dei Santi Pietro e Paolo ha di recente ricevuto la visita di Papa Francesco quale ringraziamento, riconoscenza e stimolo ad un rinnovato lavoro a favore della Sua Persona, della Santa Sede e dei fedeli, accolti dalla medesima Associazione nella Basilica di S. Pietro e provenienti da tutto il mondo. Nel corso della funzione religiosa hanno preso vita intensi momenti di preghiera in costante vicinanza e devozione filiale a Papa Francesco.

Sua Eccellenza Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i rapporti con gli Stati della Città del Vaticano durante la Celebrazione Eucaristica dell’Associazione dei S.S. Pietro e Paolo – Il Vaticanese.it

LA SANTA MESSA PRESIEDUTA DA S. ECC. DOMINIQUE MAMBERTI: CONTA LA FEDELTA’ AL SIGNORE
Durante l’omelia della Santa Messa Sua Eccellenza Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato Vaticana così si è espresso: “Sono lieto di vedervi così numerosi. Saluto Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Coppa, primo assistente spirituale dell’Associazione dei SS. Pietro e Paolo, gli Eccellentissimi Ambasciatori, tutte le Autorità. Vorrei condividere con voi i pensieri del Vangelo odierno affinchè possiate svolgere sempre meglio la vostra opera. Nel Vangelo abbiamo appena sentito le parole di Gesù: “Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò’. Sono parole forti, drammatiche, – ha commentato S. E. Mamberti – che interpellano la nostra coscienza e la nostra testimonianza cristiana. Gesù parla della forma suprema della testimonianza che è il martirio. Il dono della Grazia è molto più grande del peccato, Dio ci offre continuamente la sua Grazia, la partecipazione per sostenerci nella nostra vita e testimonianza. Gesù ci dice che Dio deve occupare il primo posto nella nostra vita. ‘Io sono il Signore tuo Dio, non avrai altro Dio al di fuori di me’. Possiamo chiederci se Dio è davvero al primo posto oppure altri dei lo hanno occupato, come il denaro, il divertimento, il lavoro, gli incarichi. Chiediamoci se Dio è nella nostra vita, se non lo rinnegherò e accetterò nelle scelte difficili ciò che invece mi è stato chiesto come compromesso, se Egli non è nel profondo al primo posto. E se seguirò i compromessi allora cercherò di appagarmi da ciò che lascerà un senso di amarezza e di vuoto. Gesù ci incoraggia a non avere paura degli uomini perché gli uomini possono uccidere il corpo ma non l’anima. Abbiamo timore di non poter garantire Gesù con le nostre forze ed Egli ci incoraggia a non avere paura, incentiva il nostro compito, ci ricorda che la morte stessa non è il punto finale, gli uomini non possono influire sulla nostra salvezza; conta – ha concluso S. E. Dominique Mamberti non senza un chiaro riferimento all’Associazione SS. Pietro e Paolo – la fedeltà al Signore.

“FIDE CONSTAMUS AVITA” DALL’ANTICA GUARDIA PALATINA
‘Fide constamus avita’
– cita Sua Eccellenza Dominique Mamberti il motto dell’antica Guardia d’Onore Palatina – rimaniamo saldi nella fedeltà al Padre. Senza la fede la nostra fedeltà diventa vacillante e si indebolisce. Riferisce Matteo (Mt 10, 26-33) ‘Quello che io vi dico nelle tenebre, voi ditelo nella luce e quello che vi dico nelle orecchie ditelo in piazza’. Dobbiamo mostrare nella credenza della vita il suo messaggio e dobbiamo edificare la sua civiltà. Davanti ad una società che ci invita a compromessi, non cadiamo a terra se non per il Padre nostro. Se già non sfuggono a Dio queste cose, certo questo non vuol dire che non accadrà niente di drammatico ma è tutto nelle mani di Dio, mani in cui riporre la nostra fiducia. Ognuno di noi è chiamato alla testimonianza, come voi della Vostra Associazione. Oggi nuovi soci si sono impegnati a servire la Santa Madre Chiesa e il Sommo Pontefice. Davanti a tutti hanno espresso il loro impegno e ognuno è chiamato ad essere testimone di Cristo, nel Vangelo, e a far parte di un’associazione voluta dal Papa. Soprattutto attraverso l’esempio della vostra vita siete vicini al Papa che apprezza i vostri sacrifici. Grazie per il servizio di accoglienza nella Basilica di S. Pietro nelle cerimonie liturgiche, per le attività caritatevoli e per i servizi culturali. Il servizio in Basilica richiede grande senso di responsabilità. Il pellegrino si attende un senso di accoglienza e voi non sottovalutate tale benvenuto neanche con un sorriso, poichè chi è stato accolto bene, ritornerà volentieri in quella casa. Grazie per il vostro cammino di fede e di ricerca, per rendere servizio al Santo Padre, ove ciò che conta sono lo spirito di fede e l’amore verso l’altro. Il servizio, infatti, non deve essere separato dalla fede e dalla testimonianza. Servire senza fede si ridurrebbe ad una testimonianza lontana da ciò che tutti si aspettano da voi. E’ necessario non trascurare tutte le attività: spirituale, la partecipazione all’Eucarestia. Mi congratulo con voi per l’attenzione alla formazione spirituale e umana e vi incoraggio a continuare per la crescita dei giovani e del vostro servizio. Auguro ogni bene al nuovo direttivo per i nuovi anni che vi attendono e vi suggerisco di perseverare nella formazione dei soci stessi per svolgere un servizio nella piena responsabilità, consapevoli delle attese che il Papa riserva per voi e di chi vi incontra. Nella vostra cappella vi è l’immagine della Madonna Virgo Fidelis: a Lei affido voi e i vostri cari chiedendo di essere fedeli alla vocazione cristiana e ai cenni della divina grazia”.

Celebrazione Eucaristica per il 43° annniversario dell’Associazione dei S.S. Pietro e Paolo – Il Vaticanese.it

IL SALUTO DEL PRESIDENTE CALVINO GASPARINI
Prima della consegna dei riconoscimenti a coloro che si sono distinti per lo svolgimento dei loro compiti il Presidente dell’Associazione dei SS. Pietro e Paolo dott. Calvino Gasparini, salutando tutti i convenuti, ha ringraziato Sua Eccellenza Mamberti della doppia incitazione a seguire il Papa e ad accogliere con un sorriso tutti, con grande senso di responsabilità, nell’unione di fede e testimonianza, non l’una senza l’altra”.

L’Assistente Spirituale mons. Joseph Murphy con il Presidente dott. Calvino Gasparini dell’Associazione dei S.S. Pietro e Paolo durante la consegna della Carta della Pace dalla Fondazione “Paolo di Tarso” (settembre 2012) – Il Vaticanese.it

PRESENTE LA FONDAZIONE CULTURALE “PAOLO DI TARSO” MODERNO ESEMPIO DI FEDELTA’
La Fondazione “Paolo di Tarso”, presieduta dalla Prof. Luana Gallo è stata rappresentata nella cerimonia dalla dott.ssa Viviana Normando che si è resa portavoce dei più sinceri auguri per la ricorrenza dell’Associazione SS. Pietro e Paolo la quale – a parere della Fondazione “Paolo di Tarso”, che l’ha insignita della “Carta della Pace” –  è un modello da imitare anche nell’amore che essa pone nell’assistenza agli ultimi. La giovane Fondazione “Paolo di Tarso” autrice del percorso culturale che prende il nome di “Insieme a Francesco”, ha recentemente festeggiato il suo decennale ed è impegnata sul fronte della comunicazione etica in rete (proprietaria del Gruppo ComunicareITALIA) e in un percorso progettuale teso a valorizzare i diritti fondamentali dell’Uomo relativamente all’accesso al Cibo Sano.

Prof.ssa Luana Gallo Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” in occasione della consegna della Carta della Pace all’Associazione dei Santi Pietro e Paolo – Il Vaticanese.it


“Porgo i miei più fervidi auguri all’Associazione dei Santi Pietro e Paolo – ha dichiarato il Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” Prof.ssa Luana Galloperché sia sempre esempio per tutti noi di fedeltà al Papa e del cammino che oggi ci indica Francesco. Un cammino gioioso, tuttavia spesso impervio dove ‘noi non cadiamo a terra se non per il Padre Nostro’, come ha rilevato nell’omelia Sua Eccellenza Dominique Mamberti”. Gli operatori della Fondazione “Paolo di Tarso” – frutto di un laicato che nasce dall’esperienza del Grande Giubileo dell’Anno 2000 – giurano anch’essi fedeltà al Santo Padre e alla Santa Madre Chiesa.

PERCORSI CHE SI INTRECCIANO: OGNUNO NELLA PROPRIA SPECIFICA MISSION
Presente all’evento la Prof.ssa Maria Luisa Coppola, neo Presidente di Serra International Italia, movimento laico con la specifica mission di sostegno alle vocazioni sacerdotali, aggregato alla Pontificia Opera per le Vocazioni Ecclesiastiche, che ha espresso da parte del Serra sentimenti di sincera gratitudine per la vocazione alla salvaguardia della Santa Sede e del Santo Padre.

PREGHIAMO PER PAPA FRANCESCO
Un cammino scandito dai suggerimenti di Papa Francesco, che negli insegnamenti di Cristo, ci guida nel quotidiano e per il quale continuiamo ad assicurare preghiere.

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