Il Vaticanese

Papa Francesco all’Associazione dei S.S. Pietro e Paolo: “Seguite Gesù con Magnanimità, con cuore grande”

Papa Francesco – Visita all’Associazione S.S. Pietro e Paolo

Visita di Papa Francesco all’Associazione dei S.S. Pietro e Paolo – 23 giugno 2013. . Con l’Associazione dei Santi Pietro e Paolo il Papa ha invitato alla Magnanimità, ad avere un cuore grande, segno distintivo del cristiano e non piccolo.

E’ stata una giornata indimenticabile, una bellissima giornata di festa per l’Associazione dei Santi Pietro e Paolo, cui ha partecipato la Fondazione Paolo di Tarso con Il Vaticanese.it, che ha ricevuto la visita di Papa Francesco! Più di mille e duecento persone nell’Aula delle Benedizioni gremita di soci dell’Associazione della Casa del Papa, delle loro famiglie e dei loro amici. A presiedere la Santa Messa Sua Eminenza il Cardinale Angelo Comastri accanto a Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Coppa e a Sua Eminenza Telesphore Placidus Toppo Dall’India, insieme al Presidente dott. Calvino Gasparini ed all’Assistente Spirituale Joseph Murphy.

LA SANTA MESSA E L’OMELIA DI S.E. IL CARDINALE ANGELO COMASTRI

S.E. Il Cardinale Angelo Comastri

Prima dell’arrivo del Pontefice, annunciato, che tutti attendevano con grande emozione, proprio anche per la storica devozione e impegno al servizio della persona del Santo Padre, così ha proferito il Cardinale Angelo Comastri Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano nella sua omelia, ricordando la fede e il coraggio dei S.S. Pietro e Paolo, di cui l’Associazione porta il nome:

Non potete immaginareha esordito il Cardinale Comastriquanto sia importante la vostra presenza e la vostra attività nelle cerimonie liturgiche del Santo Padre e nella Basilica Vaticana“.

“Chiediamoci ora – dice sua Eminenza il Cardinale Comastri ai membri dell’Associazione dei Santi Pietro e Paolo e ai loro ospiti – nella persecuzione noi che atteggiamento avremmo? Avremmo la forza e il coraggio di Paolo? Sappiamo che nella persecuzione i falsi si salvano e i veri vengono alla luce. Scrivendo a Timoteo sappiamo che Paolo scrisse: “Tu sai che tutti mi hanno abbandonato. Il signore conceda misericordia alla famiglia di colui che mi ha più volte confortato e mi ha cercato – non sappiamo bene chi sia ma la citazione è significativa – venendo a Roma, finchè non mi ha trovato. E’ giunto il momento di sciogliere le vele”. Dopo 2000 anni la Chiesa ricorda il sangue con cui Paolo ha bagnato le zolle di questa città”. “Invece – continua il Cardinale ComastriPietro a Cesarea entra in una dimensione che e’ quella cattolica: da qualunque popolo si provenga si appartiene a Dio, a Dio si e’ graditi. Ai tempi di Cesare e di Augusto, Roma aveva già più di un milione di abitanti..ci chiediamo perchè Pietro non e’ rimasto a Gerusalemme e in Galilea dove aveva vissuto momenti indimenticabili; perchè non e’ rimasto accanto al sepolcro che aveva visto vuoto e perchè non accanto al cenacolo? Per lasciare Gerusalemme dove ancora erano fresche le orme di Gesù Pietro ricevette senza dubbio un ordine simile a quello di Paolo. Da Roma Pietro scrive al mondo: “Non siate sorpresi per l’incendio di persecuzione scoppiato intorno a noi”. E Pietro ricordava le parole di Gesù: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. “Siate moderati e sobri – dice il Cardinale Comastri – conservate una grande carità che copre una moltitudine di peccati. Vedete come sono belli questi sentimenti di Pietro. Ma qualche briciolo di fragilità ancora si nascondeva. Infatti dalla fragilità nessuno esce una volta per sempre. Un’opera riferisce che Pietro fu tentato di lasciare Roma allo scoppio della terribile persecuzione di Nerone e mentre si allontanava gli apparve Gesu’ sulla via Appia e gli disse: “Pietro dove vai?..io vado a Roma a farmi crocifiggere un’altra volta”. E Pietro capi’.  E cosi seguendo le orme del Divino Maestro nacque la Chiesa erede dell’impegno affidato da Gesu’ a Pietro. Infatti viene detto ancora oggi al Vescovo di Roma: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherai la mia Chiesa”. “Facciamo onore – conclude Comastri – a questa preziosa eredità di fede e di coraggio. Su questa strada la vostra associazione e’ come una lampada che illumina e aiuta a far riconoscere ai pellegrini il loro Pastore. Ed è per questo che porgo a tutti voi un augurio particolare che accompagni sempre la vostra fede”.

Papa Francesco nella Sala delle Benedizioni

ARRIVO DEL SANTO PADRE NELLA SALA DELLE BENEDIZIONI

Grande applauso all’arrivo di Papa Francesco, accolto dal Presidente dott. Calvino Gasparini e dall’Assistente Spirituale mons. Joseph Murphy. Papa Francesco ha iniziato il suo discorso con il suo tradizionale buongiorno ma soprattutto in questo caso con un “grazie” e ripetuto “molte molte grazie” ai membri dell’Associazione dei S.S. Pietro e Paolo.

IL “MOLTE GRAZIE” D PAPA FRANCESCO ALL’ASSOCIAZIONE DEI S.S. PIETRO E PAOLO

“So – ha detto Papa Francesco, affiancato dal suo inseparabile ed impeccabile segretario don Alfred Xuereb – che dietro le quinte, il Vostro Apostolato si estende alla carità e l’attenzione verso gli altri si manifesta proprio nella Carità, che è il segno distintivo di ogni cristiano. Sin dal 1971 la Vostra Associazione si dedica a diverse iniziative di volontariato, portando avanti l’Apostolato con attività caritative e culturali. So che, oltre al vostro prezioso servizio nelle cerimonie liturgiche e a Piazza San Pietro, avete un programma degli allievi che indica quanto sia importante crescere nell’amore di Dio, vedendo nel volto degli altri il suo volto. La carità come attenzione concreta verso gli altri, verso i più poveri, deboli e bisognosi è il segno distintivo di ogni cristiano”.

PAPA FRANCESCO: “SEGUITE GESU’ CON MAGNANIMITA'”

“Mi congratulo – ha proseguito il Papa – con i ventidue nuovi soci accolti quest’oggi, con quanti hanno ricevuto segni di riconoscenza per il loro operato e vi incito ancora di più ad essere testimoni generosi e convinti di Cristo. E’ bello far parte di un’Associazione come la vostra, composta da persone di diverse età e competenze, è bello servire senza chiedere nulla in cambio come ha fatto Gesù. Gesù ha fatto le cose con gratuità e la Vostra ricompensa e’ questa: la gioia di servire il Signore. E allora conoscetelo sempre di più con la preghiera, con la meditazione sulla Parola, con lo studio sul catechismo, seguitelo con un cuore grande, con magnanimità, con questa bella virtù cristiana: la magnanimità. Avere un cuore grande, allargare il cuore, sempre sì, con pazienza, allargare, amare tutti, e non seguitelo con un cuore piccolo piccolo, con quelle piccolezze, quelle piccolezze che ci fanno tanto male. Magnanimità”.

In questo modo, dice Papa Francesco, la testimonianza del cristiano “è più convincente ed efficace” ed il servizio “è migliore e più gioioso”.

“Vi affido tutti – conclude il Papa – alla protezione della Madonna, alla quale l’Associazione è ispirata, e dei Santi Pietro e Paolo, così come affido alla loro protezione tutti i vostri bambini, ho visto tanti bambini e questo è bellissimo. Continuate a pregare per me. Ed in questa benedizione, mi raccomando, fatelo, non pensate solo a coloro che vi sono cari, ai quali volete bene, pensate anche a coloro che vi vogliono male ed estendiamo anche a loro la nostra benedizione”.

Viviana Normando

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