Il Vaticanese

Prima Omelia di Papa Francesco: essere cristiani vuol dire movimento. Camminare, edificare, confessare Gesù Cristo con la croce

Prima Omelia di Papa Francesco nella Cappella Sistina con i cardinali del Conclave
Prima Omelia di Papa Francesco nella Cappella Sistina con i cardinali del Conclave

La Santa Messa di Papa Francesco con i Cardinali nella Cappella Sistina è stata officiata, come da prassi post conclave, sia pure con alcuni cambiamenti tutti significativi. Con le note del salmo che incentiva la terra ad intonare il canto del Signore, ha avuto inizio la Messa Ufficiale di Papa Francesco con i Cardinali del Conclave. Al centro dell’altare la proclamazione del Vangelo dove Papa Franciscus tiene la sua prima omelia da successore di Pietro. “Nelle tre letture – dice Papa Francesco – c’e’ in comune il movimento: camminare, edificare e confessare. Camminiamo nella luce del Signore. La nostra vita e’ il cammino e quando ci si ferma – candidamente dice – la cosa non va. Edificare la Chiesa è il secondo punto: si parla di pietre, di pietre vive, pietre unte per lo Spirito Santo; la terza lettura tratta del confessare: noi possiamo edificare tutto cio’ che vogliamo ma se non confessiamo il Signore, la cosa non va.

Quando non si confessa Gesu’ Cristo tutto e’ senza consistenza come i castelli di sabbia che costruiscono i bambini sulla spiaggia. Per confessare spesso ci sono anche movimenti che ci tirano indietro. Lo stesso Pietro che ha confessato Gesu’ Cristo dice ti seguo senza la possibilita’ della croce. Ma quando seguiamo Gesù senza croce non siamo discepoli del Signore, ne’ preti, cardinali, papi. Tutti noi dobbiamo trovare il coraggio di camminare con la croce per riedificare la Chiesa, e continuare a camminare, edificare, confessare Gesu’ Cristo e cosi sia”. Con la semplicità che abbiamo già imparato ad apprezzare Papa Francesco ritorna all’ambone, eccezionalmente, uno dei cambiamenti, come un semplice sacerdote, dopo avere letto a braccio un’omelia centrata su punti essenziali, lontana dall’ampollosità richiesta dall’occasione della Messa cardinalizia dopo il Conclave. Straordinario e significativo gesto, tra i segni umili già posti in essere da Papa Francesco, gli unici di queste ore che potevano essere compiuti solo così efficacemente e silenziosamente a seguito delle dimissioni di Papa Ratzinger.

Papa Francesco

Nella preghiera dei fedeli “una preghiera speciale a Francesco, a Benedetto XVI, ai responsabili delle nazioni perchè siano consapevoli che ogni potere deriva da Dio, a quanti soffrono e a quanti sono smarriti nella vita, affinchè Cristo li ristori. Per la famiglia di Dio oggi qui convocata. Preghiamo per Papa Francesco, perche’ lo custodisca, con la certezza che Dio ascolti il suo popolo orante”.

La televisione dello Stato Italiano – la celebrazione liturgica è in diretta su Rai 1 – sottolinea ancora come il nome Francesco evoca lo spirito evangelico di Bergoglio, la vicinanza ai poveri e come dal primo momento ha dato testimonianza visibile di umilta’, semplicita’, esperienza pastorale e profondita’ spirituale.

La Santa Messa di Papa Francesco

E si ripercorrono altre particolarità di questa prima giornata papale tra cui il fatto che abbiano concelebrato nella Sistina il Papa Francesco con tutti i porporati, con il cardinale camerlengo Tarcisio Bertone. Il Papa è stato spesso con il capo chino davanti al Crocifisso, sia nella presentazione dopo la sua elezione, sia durante la Messa nella cappella michelangiolesca, come per dire “io sono davvero il vostro servo, il servo del Signore, di una Chiesa che non ha paura di verita’, anche quando tocca il cuore di potenti, di ricchi. Un esempio per tutti. Non e’ con la violenza che si rende la societa’ piu’ giusta, ma con l’amore, attraverso la donazione”. Ricordiamo in quale maniera l’omelia sia stata detta a braccio. Dobbiamo camminare con la croce di Cristo, tutto questo ci premia. Un’omelia che nel minimalismo è andata in profondita’ dicendo tutto cio’ che spetta a tutti, chiunque essi siano, sacerdoti, cardinali o papi. “Noi siamo le pietre per costruire la casa, la Chiesa sposa del Signore. Quando non si testimonia la croce di Cristo allora diventiamo mondani. Se non camminiamo, edifichiamo, confessiamo e nella croce, allora c’e’ qualcosa che non va”. E’ camminando che si vive e si coglie la Bellezza della vita tanto più se è quella di Dio.

Viviana Normando

Si ringrazia Salvatore Pignata che nella diretta dei lavori del Conclave ha prontamente anche pubblicato, scritto e diffuso notizie, sostenendo con dedizione ed autentico spirito cristiano la mission della redazione de Il Vaticanese.it.

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