Il Vaticanese

Inaugurato da Mons.Rino Fisichella il “Faith Scroll” nella sede dell’Opera Romana Pellegrinaggi.

Mons. Rino Fisichella
Mons. Rino Fisichella

Un rotolo di almeno 50 metri su cui i pellegrini che arrivano a Roma potranno scrivere che cosa è la fede per loro: è il “Faith Scroll”, inaugurato nei giorni scorsi presso gli uffici dell’Opera Romana Pellegrinaggi di fronte a San Pietro. Sul “Faith Scroll”, ovvero sul “rotolo della fede”, è anche possibile lasciare un’intenzione di preghiera personale per la quale si pregherà durante una Messa nella Basilica Vaticana. Tra i primi a lasciare il messaggio sul rotolo è stato mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione: “Davanti alle tante domande che albergano nel cuore di ogni persona sul senso della propria vita – ha scritto il presule – la fede si presenta come la risposta ultima e definitiva perché ti fa incontrare il volto di Gesù Cristo, il figlio di Dio”. Sull’iniziativa, Xavier Sartre ha intervistato lo stesso mons. Rino Fisichella:

R. – E’ un’iniziativa che diventa ancora di più un’espressione di comunicazione dell’esperienza di fede, esperienza di fede plurima, perché è un’esperienza di annuncio, è un’esperienza di preghiera, è un’esperienza di testimonianza e in questo momento diventa anche un’esperienza di comunicazione. Qui, i pellegrini possono scrivere ciò che hanno vissuto proprio in quanto pellegrini sulla Tomba di Pietro. Qui, possono scrivere le loro intenzioni di preghiera, come espressione di partecipazione ad una fede più grande, che è la fede della Chiesa sparsa per il mondo, ma qui si può fare anche esperienza, direi, da un piccolo strumento come questo, della cattolicità della Chiesa. Qui scriveranno fedeli e credenti in tutte le lingue: dal cinese, all’australiano, al portoghese, all’italiano, tutte le lingue che noi possiamo conoscere nell’ambito del nostro piccolo mondo. E la pluralità delle lingue diventa anche espressione dell’unica lingua che ci accomuna, che è quella della nostra fede.

D. – Che ne sarà di questo rotolo poi?

R. – Speriamo che questo rotolo possa diventare anche uno strumento per esprimere la ricchezza di tanta preghiera e di tanta esperienza di fede fatta qui a Roma. Quindi, potrebbe diventare, per le espressioni più significative, una pubblicazione e potrebbe essere messa su Internet. Intanto, diamo l’avvio e poi vedremo cosa ci porterà l’esperienza.

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