Il Vaticanese

Mons. Giuseppe Blanda: il saluto commosso tra Roma e la Sicilia

Mons. Giuseppe Blanda

Mons. Giuseppe Blanda (Palazzo Adriano, Palermo 5.9.1936-Roma 19.7.2022) ci ha lasciati a ottantacinque anni ma solo fisicamente con la raccomandazione di stare sereni e la rassicurazione di essere “pronto”. Parole toccanti anche per chi non ha avuto il privilegio di conoscere la sua bontà, il suo cuore grande, la sua mente arguta. Fede immensa in Maria don Giuseppe ci ha accompagnato sempre con la sua grazia, il suo garbo, la sua eleganza, la sua signorilità, la sua cultura, la sua praticità ed immediatezza, la sua precisione, persino la sua ironia e simpatia, con il suo saper essere sempre cittadino del mondo affidandosi ed affidandoci al Signore. Per noi hai pregato dalla Grotta di Lourdes e la Mamma Celeste più volte ti ha graziato ma ora ti ha voluto con sé, senza se e senza ma.

Abbiamo avuto il dono di conoscerlo nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma – Chiesa di Stato nel 2001 e non lo abbiamo più lasciato.

Un ricordo bellissimo ci avvolge di mons. Blanda nella sua puntualità dalla celebrazione delle Sante Messe, con le sue omelie scritte a mano, alla sua passione per il web e per la tecnologia, al suo essere riferimento in occasione dei grandi eventi con il suo sorriso e con la sua tempestività.

Memorabile la celebrazione del suo cinquantennale del sacerdozio proprio a Lourdes.

La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” presieduta dalla Prof.ssa Luana Gallo, unitamente al Responsabile dell’Area Progetti dott. Fabio Gallo ed alla Responsabile Funzionale Dott.ssa Eleonora Cafiero che molto bene lo hanno conosciuto, condividendo tante belle e buone esperienze, esprimono le loro più sentite condoglianze per una perdita così importante.

Chi era Mons. Giuseppe Blanda

Rettore della Chiesa di Santa Maria Odigitria al Tritone, dal 2010 al 2020, Primicerio dell’Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani dal 2010 al 2020, Vicario parrocchiale della Parrocchia Santa Maria degli Angeli e dei Martiri dal 2000 al 2011 e poi Collaboratore parrocchiale della stessa Parrocchia dal 2011 al 2014, Vice Presidente dell’Opera Diocesana di Assistenza dal 1998 al 1999.

“Nel ricordo – dal messaggio di Sua Eminenza il Cardinale Vicario Angelo De Donatis, del Consiglio Episcopale e il Presbiterio della Diocesi di Roma sul sito della Diocesi di Roma – del generoso e fecondo servizio pastorale, affidandolo all’abbraccio misericordioso di Dio e alla preghiera di suffragio dei fedeli, invocando la pace e la gioia del Signore”.

Mons. Renzo Giuliano oggi anche Primicerio di S. Maria di Odigitria dei Siciliani in Roma, suo successore in tale incarico così si è espresso, dando spazio, per poterlo ricordare e conoscere meglio, alle stesse parole di don Giuseppe:  

“Carissimi dell’Odigitria – ha scritto mons. Renzo Guliano Primicerio di S. Maria di Odigitria dei Siciliani in Roma con grande commozione e partecipazione di dolore abbiamo avuto la notizia della morte del carissimo Primicerio Emerito, Mons. Giuseppe Mario Blanda. La risonanza della partecipazione di tutti è ben evidente. Al termine dei suoi giorni, vissuti con coscienza, Don Giuseppe amava ripetere con insistenza la sua serenità per i giorni finali che lo attendevano e, con simile insistenza, chiedeva a noi di essere e rimanere altrettanto sereni. Ovviamente tale invito derivava fortemente dalla robustezza della sua Fede che specie negli ultimi giorni, fatti di acute sofferenze, lo ha reso un testimone del Cristo sofferente e redentore. Per una sintesi breve della sua vita, lasciamo che sia lui a parlarne con le parole dette in occasione del suo 80° di vita. Da queste parole riconosciamo la bellezza del suo carattere e della sua formazione: è esattamente un uomo che sa dire “grazie” per tutto ciò che la Provvidenza gli ha fatto sperimentare, quel “grazie” profondo e sincero che prelude all’Eucarestia e che ne realizza l’efficacia simbolica. Rimettiamoci in ascolto:

“Consentitemi di dire grazie – aveva detto mons. Giuseppe Blanda – Vi prometto che quando celebreremo i cento anni starò zitto. Voglio dire grazie al Signore per il dono della vita e del sacerdozio. Grazie a Mamma e a Papà. Il Papà il Signore lo ha voluto con se quando non avevo neppure 4 anni. La Mamma mi ha accompagnato fino ai primi otto anni di sacerdozio, assieme ad altri 4 miei fratelli (oggi ne rimane solo uno). Mamma è stata il primo modello di fede e di generosità, e assieme a lei, attraverso le sue parole, per la sua straordinaria, severa integrità e virtù lo fu mio Padre. Debbo a Mons. Salvatore Pizzitola la mia vocazione; ai miei padrini Anna e Gaspare Roberto Di Vita il completamento dei miei studi; all’Arcivescovo Francesco Carpino, poi Cardinale, la mia ordinazione sacerdotale il 29 maggio 1960; all’Arcivescovo Corrado Mingo la mia esperienza di parroco nella Parrocchia Maria Ss. del Carmine a Monreale dal 17 dicembre 1961. Debbo al Cardinale George Basil Hume Arcivescovo di Westminster la mia attività pastorale per la gioventù italiana e straniera a Londra (contavamo 87 nazionalità); all’Arcivescovo Cassisa e ai suoi successori, la mia appartenenza alla Diocesi di Monreale durante i miei 28 anni trascorsi in Gran Bretagna.

In particolare ringrazio S. E. Rev.ma Mons. Salvatore Di Cristina che oggi presiede questa liturgia nella memoria della Santa palermitana S. Rosalia.  Il 4 settembre 2010, appena nominato Primicerio, fu l’Arcivescovo Di Cristina a celebrare questa stessa solennità di S. Rosalia nella nostra Arciconfraternita.

Per suo venerato incarico nel 2008 ho visitato la comunità dei Siciliani immigrati a Detroit e il Cardinale Maida Arcivescovo di Detroit, al fine di stipulare tra le due Diocesi una convenzione per l’assistenza pastorale ai Siciliani, in massima parte provenienti dalla Provincia di Palermo. Oggi Don Pino Licciardi della Diocesi di Monreale guida la Comunità siciliana della Chiesa Holy Family in Detroit. Il mio inserimento nella Diocesi di Roma, destinato alla Presidenza dell’ODA, fu pensato dal Segretario Generale Luigi Moretti, oggi Arcivescovo di Salerno, da Antonio Maria Vegliò oggi Cardinale Presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e Itineranti; fu presentato al Cardinale Vicario Camillo Ruini, dal Cardinale George Basil Hume e dal Nunzio Apostolico Luigi Barbarito.

Colgo l’occasione per ringraziare SE Rev.ma Mons. Rino Passigato, Nunzio Apostolico in Portogallo, per l’amicizia di cui mi ha onorato fin dagli anni del suo servizio diplomatico a Londra. A Roma per qualche tempo sono stato accolto nella Parrocchia del Ss. Sacramento a Tor de Schiavi da Mons. Roberto De Odorico, oggi Segretario Generale alla Pontificia Università Lateranense, e successivamente dal duemila, nella Basilica di S. Maria degli Angeli da Mons. Renzo Giuliano; dallo scorso ottobre da Mons. Pino Ciucci nella Parrocchia dei Ss. Martiri Marcellino e Pietro al Laterano.

L’onorificenza di Cappellano di S. Santità mi fu presentata l’11 luglio 1985 dal Cardinale Hume e dal Nunzio Apostolico in Londra Bruno Heim; di Prelato d’Onore dall’Arcivescovo Cassisa l’11 febbraio 1997.

Il mio ringraziamento va ai Confratelli nel sacerdozio, non vi nomino ciascuno, mi siete tutti cari. Nomino soltanto P. Gabriele Bentoglio, scalabriniano, Sottosegretario al Pontificio Consiglio per la Pastorale Migranti e Itineranti, per l’attività pastorale condivisa per anni a Londra.

Ringrazio le mie Consorelle e Confratelli nel sodalizio soprattutto quelli che non riescono più a partecipare attivamente alla vita dell’Arciconfraternita, e ricordo con nostalgia quelli che il Signore ha chiamato a sé.  

Ringrazio Il Consiglio Direttivo, come pure il Collego dei Revisori, che si sono succeduti nel corso degli anni, per il sostegno, la fiducia e la collaborazione. Senza il loro aiuto non avremmo potuto realizzare quanto è stato fatto in questa Chiesa. Ringrazio le Sorelle Francescane del Vangelo per la loro dedizione all’Arciconfraternita. Alternanza ed esigenze dell’istituto concedono alla nostra Comunità la Sorella Responsabile Cristina, la Sorella Benedetta, e due nuove sorelle Marta e Cecilia, mentre sono trasferite in Sicilia le Sorelle Pia e Daniela. A loro vanno i nostri sensi di viva gratitudine. Ringrazio le Confraternite di Roma, le associazioni di Siciliani: da Antonello da Messina ai Netini e a San Leone, la Presidente del Serra Club di Roma Rosa Santi, e la comunità neocatecumenale del SS. Sacramento. Grazie agli amici con i quali ho condiviso anni di vita associativa attraverso il salotto di Conversazione a S. Maria degli Angeli, e quelli incontrati nei pellegrinaggi e viaggi. Grazie agli amici venuti dalla Sicilia, dal Veneto, da Torino e da Carpi. Ringrazio mio fratello Nino e sua moglie Olga, i miei nipoti tutti per l’affetto e le attenzioni. Di comune accordo con i familiari abbiamo deciso di ritrovarci assieme in Sicilia in altra data.

Ma il mio ringraziamento speciale e la mia incessante preghiera è rivolta alla Madonna Ss. che mi ha guidato tutta la vita, che mi ha protetto nella salute del corpo e dello spirito. Molti di voi conoscono bene il ruolo di Maria nella mia vita”.

“La Vergine Maria, Madre di Dio – conclude mon. Renzo Giuliano – lo ha sostenuto fino all’ultimo nello stare presso la Croce del Signore, a sua imitazione amorevole. Così Don Giuseppe ha realizzato la sua fedeltà fino alla fine.

Rivestito degli abiti prelatizi, Mons. Blanda sarà riconosciuto davanti alle porte del Paradiso dal Medaglione dell’Arciconfraternita dell’Odigitria che porta con sé nella tomba e Maria non indicherà più il cammino da fare, ma con il cenno della sua mano gli farà riconoscere Cristo e quella Porta Paradisi che lo inoltrerà nell’immensità dell’amore trinitario divino. “Vai servo buono e fedele” dirà Maria; la voce di Cristo farà eco e lo Spirito e la sposa dicono: Vieni!” (Apocalisse 22, 17).

Di rimando, tutti noi ci uniamo per dire ora noi a Don Giuseppe: “Grazie” per la testimonianza di una fede forte, semplice, potentemente convinta, di una fede che ha fraternamente uniti e chiamati alle cose di lassù!

Il suo corpo riposerà nella tomba di famiglia a Palazzo Adriano, accanto ai suoi genitori.

Noi in Roma lo saluteremo nelle esequie che si svolgeranno venerdì 22 alle ore 9,30 nella Basilica di S, Antonio da Padova, un Santo che Lui amava, a via Merulana, di fronte alla Parrocchia dove prestava il suo ministero e dove ha abitato.

Sabato 23, alle ore 9, la Celebrazione funebre sarà nel Duomo di Monreale.

Pragmatico come è stato, Don Giuseppe chiederà ora di non offrire in sua memoria ciò che subito perisce. Chi desidera manifestare un proprio contributo potrà fare offerte per le intenzioni di Messe da suffragare a suo nome oppure inoltre offerte che possano essere devolute al Seminario Arcivescovile di Monreale, per il quale egli ha creato una specifica ONLUS e che ha portato nel cuore.

Le offerte consegnate all’Arciconfraternita, con la specifica dell’intenzione, andranno alla indicata destinazione.

La carità di Mons. Blanda, che è stata grande ed anche evangelicamente nascosta, continuerà a produrre frutti buoni.

Dopo il periodo estivo, sicuramente avremo una Celebrazione di memoria per lui. Invio un santo saluto per tutti”.

Non dimentichiamo un particolare segno di riconoscenza a mons. Salvatore Cernuto ed alla sua mamma Rita per essere stati vicini negli ultimi istanti di vita a Don Giuseppe Blanda.

Mons. Salvatore Cernuto Parroco della Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro al Laterano ci ha tenuto a ricordare come dal 2014, da quando mons. Giuseppe Blanda ha operato ed è stato ospite anche nella medesima Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro al Laterano egli sia stato confessore e padre spirituale di tante anime, con la sua messa fissa della domenica alle ore 19.00 oppure con la prima messa della mattina, alle ore 8.30 di tutti i giorni feriali. E’ stato confessore straordinario delle Oblate del Bambino Gesù in Via Urbana ed anche subito dopo gli interventi chirurgici subiti ci teneva a riprendere immediatamente la celebrazioni delle messe come è avvenuto anche con l’ultimo intervento chirurgico del 25 novembre 2021 ove ha voluto ricominciare ad officiare la messa proprio dal giorno dell’Immacolata 2021. La sua serenità nel proferire ‘sono pronto, non ho rimorsi, né rimpianti, sono molto sereno’ ha commosso tutti in un punto di arrivo naturale e disarmante, esclamando ‘sono nella beatitudine’. Non lo dimenticheremo mai”.

Un momento commosso e colmo di riconoscenza è stato il Battesimo da parte di Mons. Giuseppe Blanda di Emanuele Vincenzo, Angelo Antonio e Giovanni Paolo Ferrara, in anni diversi, insieme a mons. Renzo Giuliano nella Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma, imponendo loro anche lo Scapolare della Madonna del Carmelo.

Ricordiamo che la Camera ardente è stata allestita il 20.7.2022, dalle ore 17.00 alle 21.00 nella Parrocchia dei SS. Marcellino e Pietro al Laterano in via Labicana 1, ove sono presenti ad accogliere amici e parenti il fratello Antonino e la moglie Olga con i nipoti e la famiglia che non lo lasciano mai solo e che il 21.7.2022 dalle 7.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 21.00 si potrà pregare accanto al feretro chiuso.

Ricordiamo le esequie venerdì 22.7.2022, alle ore 9,30, nella Chiesa di S. Antonio da Padova in via Merulana a Roma e in Sicilia sabato 23 luglio alle ore 9 nel Duomo di Monreale.

Ave Maria.

Fonte: Odigitria.org; Diocesidiroma.it.

Viviana Normando

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