Paolo Gentiloni: le “crociate” non esistono”. Qui si tratta di difendere l’Italia

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Migranti utilizzati dalle mafie riunite nell’ISIS come carne al macello e bombe umane

Redazione de ILPARLAMENTARE.IT/

Qualcuno pensa che gli USA abbiamo troppe industrie delle Armi e che esse stiano facendo bene il loro lavoro. ma non sono gli unici. I Signori della Guerra, si sa, sono i veri padroni dei conflitti. Il Papa li chiama “imprenditori della morte”. Di certo sono ovunque ma il medio oriente porta nella sua storia molti errori che la politica estera americana ha seminato per l’espansione della sua politica riassunta nel termine “petro-dollaro” da cui oggi prendono le distanze le super potenze come Cina e Russia. In questo clima di discordia tra super potenze che si contendono le risorse energetiche residue in questo pianeta e mentre si cerca un luogo abitabile in altri mondi, tutto sta andando a fuoco: il clima migliore per il terrorismo di ogni genere, quello politico, istituzionale e  lobbystico. Il momento migliore per fare soldi vendendo organi umani, armi, ostaggi, morte. Ma il controllo di tutto ciò potrebbe sfuggire di mano a chi ritiene di governarlo e allora capita che le mille tribù che compongono l’ISIS possa ritenere di essere stati chiamati a risolvere tutto con l’espansione del loro califfato. In tutto questo l’anello debole per davvero è l’Italia dei buonisti e dei figli dei fiori che oggi non ha più armi e capacità sufficienti per difendere il proprio Popolo in caso di attacco di ogni tipo.

Oggi il Ministro della Repubblica Paolo Gentiloni difende l’Italia e fa bene il suo lavoro. E per questo viene accusato da Terroristi di essere un “Crociato” che mette in moto una Crociata. Così non è. Nessuna crociata. Le crociate non esistono più se non nella testa dei pensatori dell’ISIS che hanno bisogno di riferimenti epici per alimentare la lora unica strategia: quella del terrore che rappresenta la negazione di ogni diritto umano.

PAOLO GENTILONI: LECROCIATE NON ESISTONO. ESISTE SOLO LA SICUREZZA DELL’ITALIA
Condividiamo la presa di posizione netta da parte del Ministro Paolo Gentiloni che per primo ha dato l’allarme e ha innescato il sistema difesa. Oggi, giustamente, Paolo Gentiloni afferma che nell’aria non esiste nessuna voglia o interesse a muovere nessuna “crociata”.

FABIO GALLO: CRISTIANI, EBREI, MUSULMANI, TUTTI COLPITI
“Il termine “crociati” adottato da ISIS è simbolico e serve ad identificare tutte le Nazioni non solo dell’Occidente. Lo affermano le barbare uccisioni di donne e uomini di diversa nazionalità. Anche giapponese. Lo afferma l’esperto di gestione della conoscenza Fabio Gallo che nel 2005 è stato autore del progetto per il recupero dei manostritti cristiani nelle zone di guerra in Iraq. Anche la conquista di Roma va interpretata come conquista dell’Occidente e del mondo intero. L’ISIS vuole uno Stato senza confini e non intende risparmiare nessuno dei Paesi dell’Europa e neanche gli USA, la Russia, il Giappone, la Cina, l’India, ritenendosi interprete, in tal senso, di volontà divina. E lo sta dimostrando con azioni trasversali che uccidono ebrei, cristiani e musulmani uniti, invece, in un percorso di pace costato già molto sangue nella storia. Per attuare il proprio piano l’ISIS non usa le leggi della Guerra come siamo a stati abituati a studiare ma una sorta di progetto olistico di distruzione. Una strategia scioccante e del terrore che è parte dell’ingegneria della comunicazione, come dimostrano i filmati che ne sono la prova: tagliare teste, uccidere bambini, ardere cittadini non solo cristiani per farne spot televisivi. L’ISIS – continua l’esperto – non è più forte dei paesi dell’Occidente ed essi lo dimostreranno presto. Ma i Paesi dell’Occidente, malgrado il potenziale distruttivo enormemente superiore, non viaggiano sulle frequenze dell’ISIS capace di ogni cosa, in qualsiasi istante. Mosca ha compreso ciò e attraverso il messaggio di Vladimir Putin ha già dichiarato di essere pronta a scendere in campo e se ciò accadrà l’ISIS si ritroverà ad essere l’opportunità per nuove alleanze per un contesto geopolitico che in pochi mesi potrebbe risultare massivamente modificato. ISIS oggi è una minaccia perché minacciando il Ministro Gentiloni ha minacciato tutti gli italiani che, sotto gli occhi del mondo, sono il Popolo che non ha mai abbandonato nessuno a morire in mare. Il Mezzogiorno d’Italia è l’approdo di poveri disperati utilizzati come carne al macello e di essi, per noi cristiani esseri umani, l’Italia ne ha sempre sempre fatto sui nostri fratelli. E lo dimostrano i contrasti politici interni. Dunque l’Italia ha le carte in regola e oggi è un Paese sotto grave minaccia. ISIS è spietato nell’utilizzo delle strategie del terrore e per questo, per la difesa di tutti, dei diritti fondamentali di ogni uomo, vanno contrastati per questo loro potenziale distruttivo e di morte. Oggi il pericolo reale – conclude il fondatore della “Carta della Pace” per la tutela dei Diritti dell’Uomo – e immediato. I barconi potranno essere utilizzati sia per destabilizzare la capacità di contenere centinaia di migliaia di persone provenienti dalla Libia, che per trasportare materiale di morte. Dunque massima allerta e l’America dica subito cosa intende fare. La Russia lo ha già detto. Proprio oggi Papa Francesco a Santa Marta ha affermato che “Bisogna dire basta agli imprenditori di morte che vendono armi perché continui la guerra”. “Ci sono i Paesi che vendono le armi a questo, che è in guerra con quest’altro, e le vendono anche a quest’altro, perché così continui la guerra. Questo sarà il vero dramma di questa terza guerra mondiale in atto”

I DOCUMENTI SEGRETI DEI JIDAISTI: PRONTI A PORTARE CAOS NEL SUD DELL’EUROPA
L’Isis infatti – scrive oggi l’Agenzia ANSA – vuole utilizzare la Libia per portare “il caos nel sud dell’Europa”: lo rivela il Daily Telegraph, citando documenti segreti dei jihadisti. Secondo uno dei principali reclutatori dello Stato islamico in Libia, l’Isis vuole infiltrarsi sui barconi di immigrati nel Mediterraneo e attaccare le “compagnie marittime e le navi dei Crociati”. Intanto l’Egitto, dopo i bombardamenti, ha compiuto un raid terrestre a Derna: 55 i miliziani Isis catturati. L’Isis avanza anche verso la Tunisia, ha detto il premier libico Al Thani. Il ministro Gentiloni ha riferito un’informativa alla Camera: ‘Situazione grave, fare presto. La soluzione è politica, non vogliamo crociate’. Appello del Papa: ‘La comunità internazionale trovi una soluzione’.

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