Assisi, Santa Maria degli Angeli, Il Papa: “No all’egoismo e alla cultura del provvisorio”

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Papa Francesco ad Assisi – Basilica Santa Maria degli Angeli

Santo Padre Le presento i giovani della regione Umbria – dice il Vescovo Sorrentinogiunti qui per rinnovare il loro impegno cristiano. Portano le loro domande e paure e desiderano condividerle con il Papa, con il Santo Padre e l’amico. Vorrebbero rispondere il padrone a quella domanda che Dio pose a Francesco: ‘chi vuoi seguire il servo o il padrone?’ Ma la società indica altri successi e spesso ci si ritrova a servire il servo eppure i giovani non vogliono rassegnarsi ad una vita vissuta a metà. Ed eccoli qui ad ascoltare la parola del Papa.

ASSISI: LE DOMANDE DEI GIOVANI A PAPA FRANCESCO
1 Da parte di una coppia giovane con un bimbo: come la Chiesa ci può aiutare nelle sfide quotidiane, quali passi siamo chiamati a compiere nel nostro matrimonio?
2 Danilo e David da Spoleto e Foligno: Anche in Umbria ci sono situazioni di povertà e come facciamo a superare le difficoltà?
3 Come riconoscere la chiamata di Dio e cosa consiglia a chi vorrebbe seguirlo?
4 Da Luca e Mirko dalla diocesi di Assisi, Città di Castello e Gubbio: L’anno della fede ci impone di annunciare la buona novella. Ma quale può essere il nostro contributo, che cosa dobbiamo fare?

PAPA FRANCESCO RISPONDE AI GIOVANI DELLA REGIONE UMBRIA
Cari giovani dell’Umbria, grazie di questa festa e delle vostre domande. Sono contento che la prima domanda l’abbia fatta una coppia perchè ci vuole coraggio per intraprendere la via del matrimonio e anche la domanda di voi sposi entra nel merito della vocazione. La vocazione alla famiglia. La vocazione a formare una sola carne, una sola vita, ove lo Spirito Santo radica questa vocazione in Dio stesso. Pensiamo ai nostri nonni e bisnonni, si sono sposati in tempo di guerra, alcuni sono emigrati come i miei genitori, in altri tempi, più poveri. Dove trovavano la forza? Con la certezza di avere Dio con loro. Cosi hanno superato le prove più dure, sono riusciti a dare vita, sono riusciti a crescere i figli. Ci vuole questa base morale e spirituale per costruire un mondo solido. La società in cui siete nati predilige i diritti individuali piuttosto che quelli della famiglia. Questi diritti privilegiano le relazioni finchè non hanno difficoltà. Non ci sono valori. Basta guardare certi programmi televisivi. Talvolta anche alcuni Parroci chiedono: ‘lo sapete che il matrimonio e’ per tutta la vita?’. Ma ad un certo punto io decido di tagliare il matrimonio e divido quella sola carne che non può dividersi. Ma siamo minacciati dall’egoismo. L’egoismo ci fa avere due personalità. Poi vi e’ la cultura del provvisorio. Una volta ho sentito un seminarista che voleva essere sacerdote per dieci anni. E Gesù non ci ha salvato provvisoriamente ma definitivamente. Lo Spirito Santo moltiplica i suoi riferimenti, ad esempio, con i corsi per fidanzati, per le vocazioni, per genitori e figli, per il matrimonio, per coloro che desiderano conoscere Dio, c’entrano tutti, anche nei centri di accoglienza o nelle case famiglia..La fantasia dello Spirito Santo e’ infinita ma anche molto concreta. Non avere paura di fare passi definitivi. Quante volte le mamme mi dicono ma mio figlio non si sposa a trenta anni..Signora non gli stiri più le camicie…- dice il Papa scherzando. Abbiate fiducia che il Signore non vi lascia soli, fatelo entrare nella vostra casa, lui vi sosterrà sempre. La famiglia e’ la vocazione. C’e’ un’altra chiamata poi al celibato o alla verginità per il Regno dei Cieli…come riconoscere questa vocazione? Pregare e camminare nella Chiesa. All’origine di ogni vocazione alla vita consacrata c’e’ sempre un’esperienza forte di Dio che resta nel profondo, come e’ stato per Francesco; e’ Dio che chiama e non lo possiamo prevedere, dobbiamo invece avere un rapporto confidenziale costante con il Signore e sarebbe bellissimo ascoltare sacerdoti e suore sulla testimonianza straordinaria che ciascuno avrebbe certamente da raccontare e che coinvolge sensi e intelletti. La verginità per il regno di Dio non e’ un no,  e’ un si. Alla base c’e’ il si totale di Cristo che fa rinunciare al matrimonio ma rende fecondi. Ma qui ad Assisi c’e’ Francesco e Chiara, c’e’ il loro carisma, ascoltatelo. Qui ad Assisi mi sembra di sentire la voce di san Francesco che ripete Vangelo, anche a me, Papa Francesco ‘sii servitore del vangelo’. Se non riesco ad essere servitore del vangelo la mia vita non vale niente. Il Vangelo e’ il messaggio di Cristo per l’umanita’, l’umanita’ ha veramente bisogno di essere salvata, lo vediamo intorno a noi nelle persone, nelle situazioni, soli non ce la facciamo, abbiamo bisogno di salvezza. Voi giovani volete rassegnarvi di fronte al male…volete o non volete…? la risposta dalla piazza gremita di 50000 persone e’ stata ‘nooo!’. Dio – continua il Papa – e’ più grande del male, Dio e’ amore infinito, misericordia senza limiti. L’amore di Dio ha vinto ed e’ risorto, con lui accanto possiamo vincere e questo si, deve andare nella vita. Allora il Vangelo ha due messaggi di salvezza: trasformare il disegno di Dio e in una unica missione, portare il Vangelo con la testimonianza della vita. Guardate Francesco ha fatto crescere la Chiesa, ha reso più pacifica la società con il vangelo..E badate bene San Francesco ha detto “Predicate sempre il Vangelo e se fosse necessario anche con le parole”…perchè come si può predicare altrimenti il Vangelo? Prima con la testimonianza poi con le parole! Fate cosi anche voi. Io non ho ne’ oro ne’ argento da darvi ma qualcosa di molto più prezioso: il Vangelo. Portate Cristo nelle vostre case, accoglietelo tra i poveri. Date un messaggio di speranza!“.

a cura della Redazione de Il Vaticanese.it.

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