Papa Francesco: i Cardinali consiglieri per il Governo della Chiesa e la riforma della Curia

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Si tratta di otto cardinali e un vescovo, da tutti i continenti. Fra essi vi è l’indiano card. Oswald Gracias di Mumbai. Essi sono già in contatto con il pontefice. Il primo incontro collettivo è previsto per i primi di ottobre. Un riferimento alle discussioni avvenute nelle congregazioni generali e (forse) in seguito allo scandalo dei Vatileaks. Per una maggiore collegialità nel governo della Chiesa e nella sua missione.

Per studiare una “revisione” della Curia romana e per avere consigli “nel governo della Chiesa universale”, papa Francesco ha nominato un gruppo di cardinali provenienti dai sei continenti. Fra essi vi è un asiatico: il card. Oswald Gracias di Mumbai (India). I porporati hanno come compito anche l’elaborazione di un progetto di revisione della Costituzione apostolica Pastor Bonus, sulla struttura e i compiti della Curia romana, varata da Giovanni Paolo II nel 1988. Secondo il documento, la Curia ha il compito di aiutare il pontefice nel suo ministero petrino universale. Allo stesso tempo essa serve a esprimere con efficacia la comunione del papa con tutti i vescovi nell’affrontare le sfide della missione della Chiesa. Nell’ultimo periodo del pontificato di Benedetto XVI sono apparsi sui media mondiali diverse situazioni e “scandali” che hanno portato alla luce divisioni all’interno della Curia, errori nella conduzione di delicati dossier, fuga di documenti (Vatileaks). A causa di questo, Benedetto XVI ha chiesto a tre cardinali di stilare i risultati di un’inchiesta che è rimasta segreta e consegnata al nuovo pontefice. Su indicazione di papa Ratzinger, i tre cardinali (Julián Herranz, Josef Tomko e Salvatore De Giorgi) hanno potuto comunicare parti o conclusioni del loro studio alle congregazioni generali che hanno preceduto il conclave. Per questo, il comunicato stampa della Segreteria di Stato, che annuncia la costituzione del gruppo, cita “un suggerimento emerso nel corso delle Congregazioni Generali precedenti il Conclave”. Da notare la struttura internazionale del gruppo di cardinali quali “consiglieri nel governo della Chiesa universale”. Tale struttura sembra rispondere di più alle esigenze di collegialità nella guida della Chiesa. È anche probabile che tale gruppo potrà incanalare la Curia romana in una dimensione di servizio al papa e ai vescovi, più che di interlocutore privilegiato del pontefice. Ecco il testo completo del comunicato della segreteria di Stato: “Il Santo Padre Francesco, riprendendo un suggerimento emerso nel corso delle Congregazioni Generali precedenti il Conclave, ha costituito un gruppo di Cardinali per consigliarlo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana. Tale gruppo è costituito da: – Card. Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; – Card. Francisco Javier Errázuriz Ossa, Arcivescovo emerito di Santiago de Chile (Cile); – Card. Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay (India); – Card. Reinhard Marx, Arcivescovo di München und Freising (Germania); – Card. Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo); – Card. Sean Patrick O’Malley, O.F.M. Cap., Arcivescovo di Boston (U.S.A.); – Card. George Pell, Arcivescovo di Sydney (Australia); – Card. Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B., Arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), con funzione di coordinatore; – S.E. Mons. Marcello Semeraro, Vescovo di Albano, con funzione di segretario. La prima riunione collettiva del gruppo è stata fissata per i giorni 1 – 3 ottobre 2013; Sua Santità è tuttavia sin d’ora in contatto con i menzionati Cardinali”.

Fonte: La perfetta letizia.com.

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