Etiopia, tragedia dimenticata. Il vescovo del Tigrai: fermate guerra e genocidio. Video

Appello in un video dell'eparca cattolico di Adigrat, perché il governo federale fermi i bombardamenti e la pulizia etnica contro i tigrini in tutto il Paese. "I cattolici sono perseguitati"

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Paolo Lambruschi Avvenire

Desolazione e distruzione, fame e spada, chi ti consolerà? Cita il profeta Isaia (51:19) il vescovo dell’eparchia cattolica di Adigrat Tesfay Medhin per denunciare, in un video trasmesso dalla tv regionale del Tigrai, le sofferenze che sta vivendo il popolo tigrino, paragonato all’antico popolo di Gerusalemme dopo oltre un anno di guerra, blocco degli aiuti umanitari e di blackout informativo.

Il prelato accusa il governo di aver scatenato una “guerra molto distruttiva di pulizia etnica” contro un popolo trattato come fosse straniero che rischia di venire eliminato “dalle pallottole e dalla carestia”.

Il vescovo Tesfay denuncia che anche la chiesa cattolica del Tigrai è stata colpita in questa “guerra genocida”, con attacchi fisici psicologici e spirituali “ai laici, ai preti e alle suore e alle strutture” e la distruzione e i saccheggi delle strutture.

L’eparca di Adigrat chiede quindi a tutta la chiesa cattolica etiope di uscire dal silenzio levando la propria voce contro le atrocità genocidarie e le persecuzioni che colpiscono i cattolici tigrini in ogni diocesi, condanna la detenzione del superiore provinciale (di etnia tigrina) dei Salesiani di Don Bosco e dei membri di origine tigrina della comunità di Addis Abeba.

E chiede al governo federale di cessare i bombardamenti aerei che hanno ucciso civili e provocato distruzione, di fermare la pulizia etnica e di liberare immediatamente i Tigrini imprigionati senza altra ragione che l’appartenenza etnica.

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