Papa: La politica si occupa di finanza e banche non di chi muore di fame

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Veglia di Pentecoste 2013. “La mancanza di etica fa male all’umanità”, ribadisce Papa Francesco davanti a 200.000 fedeli, un vero e proprio record, appartenenti ai movimenti ecclesiali arrivati in piazza San Pietro per la veglia di Pentecoste. “Non interessa se la gente muore di fame, se non ha niente. Ci si preoccupa delle banche o della finanza…”. Bergoglio – che ha avuto in queste ore un lungo colloquio con la cancelliera tedesca, Angela Merkel, che ha toccato anche il tema della crisi economica – ha più volte sottolineato il suo messaggio alla politica: “Nella vita pubblica se non c’è l’etica tutto è possibile. Lo leggiamo i giornali quanto la mancanza di etica fa tanto male all’umanità intera”. E ancora, parlando sempre a braccio: “Se cadono gli investimenti, le banche, tutti a dire che è una tragedia. Se le famiglie stanno male, non hanno da mangiare allora non fa niente… Questa è la nostra crisi”.

 

IL LAVORO: LAMA TAGLIENTE – Parole, quelle del Papa, che ricordano il discorso pronunciato poche ore prima dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco: “Il lavoro è la lama più penetrante e tagliente nella carne della gente ed è il criterio per giudicare qualunque urgenza” da parte della politica. I casi di suicidio che si sono verificati negli ultimi mesi – da ultimo quello di un ceramista cassaintegrato nel viterbese – “sono tutti segnali tragici da recepire” ha concluso Bagnasco parlando a Genova al convegno per il 75° anniversario dell’istituto Gaslini.

 

QUESTION TIME – Papa Francesco ha risposto a una sorta di question time dei fedeli. Gli appartenenti ai 150 movimenti, nuove comunità, associazioni e aggregazioni di laici presenti in piazza San Pietro hanno interrogato su temi come la fede, l’evangelizzazione, l’etica pubblica, il modello di sviluppo la politica, la testimonianza e la sofferenza di chi nel mondo cammina per una Chiesa-movimento.

 

I MARTIRI DI OGGI- “Ci sono più martiri oggi che nei primi secoli della Chiesa, fratelli e sorelle nostri che soffrono” ha detto Bergoglio. “Fa male al cuore dire che trovare un barbone morto di freddo non è notizia mentre lo è uno scandalo; pensare che tanti bambini non hanno da mangiare non è notizia, questo è grave” ha aggiunto il Pontefice. “Ma il martirio – conclude Francesco – non è mai una sconfitta, è il grado più alto della testimonianza che dobbiamo dare. Noi siamo il cammino e il martirio”.

 

LA FOLLA – Il Papa ha voluto salutare da vicino tutta la folla assiepata su piazza San Pietro e lungo via della Conciliazione da ormai diverse ore. Un record di presenze che supera anche quello della cerimonia di insediamento di Bergoglio stesso, il 19 marzo scorso (150 mila). Per salutare i tanti fedeli lungo via della Conciliazione, il Papa è uscito a bordo della jeep da Piazza San Pietro, quindi dal territorio Vaticano, e ha percorso la strada benedicendo e salutando le due ali di folla. Tutte le strade in prossimità del Vaticano sono chiuse al traffico.

 

BATTUTO IL RECORD – Papa Francesco batte ogni record. Con le 200mila presenze in piazza San Pietro e via della Conciliazione è stato superato il numero di persone che avevano assistito alla cerimonia di insediamento di Papa Francesco. Un record, questo di oggi, che era nell’aria già dalla mattina, quando già di prim’ora il flusso di fedeli in rappresentanza di quasi 150 realtà fatte di movimenti, associazioni, comunità e aggregazioni laicali italiani e stranieri era apparso subito consistente e continuo. Le stime iniziali parlavano di 120mila, al massimo 150mila persone presenti, poi però il dato della sala stampa che indica in 200mila le persone presenti.

Fonte, Corriere.it

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