“Gocce di Sorgente. Esempi Vocazionali”. Il libro di Serra Italia Distretto 72

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Il Vaticanese.it – “Gocce di Sorgente” ha fatto centro perchè parla di bellezza, della purezza delle vocazioni, tra le tante brutture di questo periodo. E’ il testo curato da Viviana Normando che racconta, così come sono e questo è il segreto del suo successo, esempi vocazionali più o meno noti, un dono del Serra International Italia Distretto 72–Lazio e Campania a conclusione dell’Anno Sacerdotale indetto da Papa Benedetto XVI. Acqua di Sorgente da cui attingere. Ciascuno, chi è scritto e chi legge, come gocce, in una raccolta di testimonianze che rivelano e custodiscono la bellezza di essere sacerdoti oggi, della chiamata vocazionale, anche laica, nel reciproco sostegno tra laici e religiosi, del progetto di vita come vocazione. Le Gocce di Sorgente, in tante, esistono ed è un dato inconfutabile e positivo. Un mosaico di tasselli vecchi e nuovi, più che mai attuali, che si uniscono e ci restituiscono la gioia dell’incontro e delle esperienze di vita in cammino, per il tramite di un diario, tratto da appunti di taccuino e di qualche scatto fotografico, che possa essere una gratificazione ed un riferimento per chi lo porge in regalo e per chi lo riceve.

A presentare il libro, nella Pinacoteca del Seminario di Aversa, è stata chi lo ha voluto il Governatore Prof.ssa Maria Luisa Coppola, perché resti il “Diario di un viaggio serrano” del biennio 2008-2010, attività laboriosa del Serra, l’unico movimento che ha come mission il sostegno alle vocazioni sacerdotali, che è coinciso nella cronaca con l’indizione dell’Anno Paolino, dell’Anno Sacerdotale, con la concomitanza dell’Anno dell’Astronomia nel superamento del divario tra Scienza e Fede, della Ostensione della Sindone di Torino, della proclamazione di Santi originari del territorio distrettuale come Caterina Volpicelli o come il Beato Vincenzo Romano e il Ven. Sac. Mariano Arciero, i cui processi di canonizzazione sono in fieri. E persino con un momento delicato della storia della Chiesa, come tanti – è stato riscontrato – ce ne sono stati e che resterà storico, portato sulle spalle da colui che è stato sempre definito, già prima di essere Papa, “la Sentinella di Cristo” e, accanto al quale, si possa trasmettere quanto i laici siano vicini a coloro che vengono chiamati a pronunciare “quell’Eccomi”, quel “Volo”. Risposta che abbiamo udito, tra migliaia di voci, a Piazza S. Pietro, l’11 giugno 2010, nella solennità del Sacro Cuore di Gesù, durante la cerimonia conclusiva dell’anno dedicato al sacerdozio ed a Giovanni Maria Vianney, Santo patrono di tutti i Parroci del mondo, per il 150° anniversario del suo dies natalis.

Questa pubblicazione giunge nel momento più opportunodice mons. Vittorio Formenti Cappellano del Distretto 72, Officiale della Segreteria di Stato e Responsabile per l’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa. Dedicata all’indimenticabile figura di una Serrana convinta, Vincenzina Pesce Pastorecon una dedica ai giovani – voluta da una laica, la Prof. Maria Luisa Coppola, la quale da sempre ha avvertito l’urgenza di camminare accanto ai seminaristi e ai sacerdoti della sua diocesi con la preghiera, ma anche con i carismi della sua professione, intende aprire un piccolo squarcio su figure di santi sacerdoti, testimoni che in diverse realtà pastorali  hanno speso se stessi con slancio e dedizione sulla via della propria santificazione, additando con coraggio, mediante la parola e l’esempio, la misura alta di tale impegno ai fedeli affidati alle loro cure pastorali. Sono tutte da gustare le limpide “gocce di sorgente” di questo prezioso dono: rappresentano uno stimolo ai laici a non fare mai sconti a noi sacerdoti. Ciò che fa scandalo sarebbe infatti proprio la figura di un prete che si adegua alla mediocrità corrente, di un compagno di strada come tanti altri, di un peccatore, anche se lo siamo tutti, del quale si dia per scontato qualunque peccato, di un uomo che giochi la partita della sua vita rapportandola unicamente alle vicende umane o ai parametri dominanti dell’economia, e non nell’ottica di una missione da compiere. Leggendo le biografie dei campioni presentati emerge che le parrocchie restano al vertice quale banco di prova della missione sacerdotale”.

Il diario quale tributo dell’impegno serrano a favore delle vocazioni dei ministri della Chiesa Cattolica del domani riporta eccezionalmente documenti su S. Francesco di Assisi “del popolo di S. Maria Maggiore”, in una storia poco nota legata alla sua vocazione, di colui che fu l’esempio luminoso di Fr. Junipero Serra da cui il Movimento Serrano prende nome e ispirazione, nel messaggio carico di orgoglio, descritto e attualizzato, di essere serrani. Quindi si passa al modello di San Francesco da Paola, “l’amico mio” come lo tratteggia Natuzza Evolo, figura mistica contemporanea scomparsa nel 2009 ed i cui luoghi del Santo sono descritti nel lavoro compiuto dalla Fondazione Paolo di Tarso nella ricostruzione della sua tradizione e della sua memoria in immagini e virtual tour, rappresentati nel portale www.francescodipaola.info del Gruppo editoriale di rete www.comunicareitalia.it, che nell’anno sacerdotale ha sostenuto il Serra International Italia nella comunicazione. Seguono le testimonianze dei Club Serra, di quei sacerdoti che sono stati e sono a tutt’oggi punti di riferimento della comunità in cui hanno operato come, nel Lazio, Don Titta Zarra il Parroco del Sorriso, Alceste Grandori, una vocazione spesa tutta per i giovani, natio di Viterbo e attivo nella città, ove l’ultimo anno sociale serrano è cominciato accanto al Papa, nella sua Visita, sulle orme della Sapienza di San Bonaventura. E poi ancora Don Giovanni Le Rose, riferimento della Chiesa Pontina in cammino e Vincenzo de’ Pauli, in un lavoro di sintesi tratto dal testo scritto dal Presidente del Club di Roma Amm. Cosimo Lasorsa, che mette in luce come strada facendo si possa scoprire la vocazione nella vocazione, come nel caso di Vincenzo che da precettore si riconobbe missionario e come nell’esempio di Madre Teresa che si dedicò finalmente ai più poveri dei poveri come racconta nel diario S.E. Angelo Comastri in particolare sulla bellissima storia della vocazione della “matita di Dio” che possono essere sfuggiti. Il Cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro e Vicario Generale del Papa per la Città del Vaticano, è stato tra i primi ad insegnarci all’inizio di questo anno sacerdotale, con il suo libro “Donarsi è l’unico guadagno” e con i suoi interventi, la bellezza di essere preti oggi, rievocando provvidenzialmente, come uno squarcio di luce tra le nuvole, la frase di Giovanni Paolo II, “Questo è un tempo meraviglioso per essere prete!”.

Quindi si passa alla Campania con Don Placido Baccher, fratello napoletano del Curato d’Ars, i missionari di Ducenta, come P. Salvatore Martino o mons. Arcangelo Cerqua, mons. Vitale di Aversa fino al Beato Vincenzo Romano e il Ven. Sac. Mariano Arciero, di cui si elencano le virtù utili per adempiere al ministero sacerdotale e un personaggio meno celebre come P. Paolo Monsurrò, un monaco della Parrocchia di S. Pasquale a Chiaia di Napoli, definito “il leone di San Pasquale”, capace di convertire le anime e di far utilizzare al meglio, per una vita esclusiva in Cristo, l’intelligenza.

Il testo non ha voluto tralasciare il ruolo determinante della cultura cattolica come fucina di vocazioni, di cui è stato pioniere, proprio della scuola cattolica come habitus e come humus, un somasco P. Pio Bianchini, Presidente Generale della Fidae per più di 14 anni e per altrettanto periodo consultore della Sacra Congregatio pro Institutione Catholica e Caterina Volpicelli oggi Santa che anch’ella trovò nella vocazione la speciale vocazione “del Sacro Cuore di Gesù”, fino a fondarne l’Ordine delle Ancelle, i cui istituti formano tanti tra i giovani del futuro.

Alla presentazione aversana del libro, in questa prima stampa di imminente edizione in commercio, erano presenti accanto al Governatore del Distretto 72 Maria Luisa Coppola e al Governatore eletto Dott. Enzo Ancarani: l’Arcivescovo di Aversa S.E. mons. Mario Milano, il Rettore del Seminario Mons. Stefano Rega, il Presidente eletto di Serra Italia Avv. Donato Viti, il Past Presidente Internazionale Dott. Cesare Gambardella, il Past Governatore e Vice Presidente CNIS ai programmi Prof. Ugo La Cava, il Consiglio Direttivo del Distretto 72, il Presidente di Aversa Ing. Alberto Alfano con i Presidenti dei Club del Distretto 72, il Direttivo e i soci di Roma, Latina, Napoli, Viterbo, Salerno, Aversa Young, Miglio d’oro. Sono intervenuti anche i postulatori della Causa di beatificazione del Ven. Sac. Mariano Arciero, Mons. Salvatore Spingi, Rettore della Parrocchia di S. Maria degli Angeli a Contursi Terme (Sa), accompagnato da Salvatore Pignata dell’Associazione dei Santi Pietro e Paolo, il Sindaco di Contursi Terme Giacomo Rosa, Mons. Francesco Rivieccio, Vice Postulatore ad interim della causa di canonizzazione del Beato Vincenzo Romano e Angelo Bianchini nipote di P. Pio Bianchini, che ha fornito il materiale fino ad oggi inedito sull’importante lavoro svolto per la cultura e l’educazione cattolica dal padre somasco.

Il diario si apre anche con la comunicazione per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2010 di mons. Francis Bonnici, dal momento che il Serra International Italia è aggregato alla Pontificia Opera delle Vocazioni Ecclesiastiche e ne ha inteso così ancora una volta amplificarne il messaggio, con l’ausilio delle pagine del Gruppo Comunicare Italia.it. Il libro si conclude con l’esperienza di mons. Giuseppe Blanda, Vice Parroco della Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma, dove è nata l’idea dell’avventura di “Gocce di Sorgente”, che proprio in concomitanza del suo 50° anno di sacerdozio ha vissuto una vicenda, accaduta a Lourdes,  che incentiva coloro che vivono il ministero sacerdotale e tutti a non sentirsi mai soli nella fede.

Cambio al vertice, poi, in sincronismo con la consegna del testo, per il Cnis ove l’Avv. Donato Viti è succeduto a Gemma Sarteschi, la prima donna a guidare il movimento serrano. Accanto a Viti Maria Luisa Coppola come Vice Presidente nazionale ai programmi che succede al Prof. Ugo La Cava, che in una sicura continuità a quanto di produttivo è stato fatto, resta Consigliere personale del Presidente.

“L’Anno Sacerdotale è terminato – conclude mons. Vittorio Formenti – ma come credenti ci rimane il compito di continuarne lo spirito, pregando il Signore perché le nostre guide spirituali non provochino giammai il rumore assordante dell’albero che cade, ma sappiano sempre e solo alimentare la linfa della foresta del popolo di Dio che cresce. Tutti insieme, laici e sacerdoti, restiamo uniti nel testimoniare con coraggio l’audacia di un’unica fede in Cristo, vincitore della morte e vicino a ognuno di noi nelle ‘valli tenebrose’ della vita, anche quando ogni luce sembrerebbe affievolirsi”.

“Una reciprocità richiamata dal Santo Padre e dalle parole di mons. Formenti – scrive nel libro Viviana Normando giornalista, storico dell’arte, serrana e Direttore del Gruppo Comunicare Italia.it, chiamata ad essere portavoce del Cnis a favore delle vocazioni sacerdotali – che diventa una realtà imprescindibile dall’evoluzione dei tempi, senza che avochi interpretazioni. Come quando si guarda un’opera d’arte, per leggerla, c’è solo bisogno di soffermarsi a ciò che si vede, alla Bellezza già insita nei valori stessi dell’arte, senza inventare nulla, poiché diversamente si rischia di distorcere la verità. Il Diario di un viaggio serrano legge, come in un quadro, le testimonianze dei club e dei soci e narra di quelle Gocce di sorgente, esempi di rivelazione, dai quali si attinga un’acqua che non inganni la sete e che viva in eterno (Gesù e la Samaritana, Gv. 4,5-30; 39-42), pronte a spendersi come “dono di sé”, come ha rilevato S.E. Angelo Comastri anche in un incontro serrano. Ognuno di noi è una goccia, come diceva Madre Teresa, senza che nessuno da solo possa pretendere di cambiare il mondo. L’oceano è fatto di gocce e perché la goccia accresca l’oceano, si deve fare sempre meglio, attingendo, per chi lo desidera, all’acqua di sorgente, che è Cristo”.

“Tra le attività del Serra International Italia e della Fondazione Junipero Serra a sostegno del percorso vocazionale – dice il Presidente di Serra Italia, Avv. Donato Viti – ci sono Borse di Studio “Alfredo Brauzzi”, consegnate a seminaristi per consentire loro di portare a compimento gli studi e di soddisfare quella limpida gioia, nel dire “Eccomi”, nella consacrazione a Gesù, nel farsi preti. Senza poi dimenticare, ad esempio, i valori dei missionari martiri del Pime, menzionati nel libro, o del genocidio avvenuto in Armenia ricordato a Roma nel XII Congresso Nazionale del Serra, tra i sacrifici delle minoranze cristiane nel mondo. Numerose gocce di acqua pulita che delineano il cammino”. Si veda www.serraclubitalia.it.

Lo scempio della figura del prete di questi tempiconclude mons. Vittorio Formenti– alla luce di migliaia di figure di autentici santi del passato – citati anche nel libro – ci stimola a riconoscere il valore senza numero dei pastori che hanno creato il tessuto connettivo delle comunità cristiane di ieri. Ma mi sento altresì in dovere e diritto di farmi garante-di confratelli ne conosco tanti- della certa e rinnovata fiducia per quelli di oggi”.

Immagine di copertina di ‘Gocce di Sorgente. Esempi Vocazionali’. Interno.‘Gocce di Sorgente’, immagine lavorata dal Dipartimento di Fotografia Digitale della Fondazione Paolo di Tarso appositamente per il libro del Serra International Italia Distretto 72.

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